La Confessione, Fabrizio Corona: “Avevo un archivio di foto mai pubblicate. Lele Mora? Sono stato il grande amore della sua vita”

Al centro dell'intervista tutti i momenti salienti della carriera di Corona e anche qualcosa che è stato lasciato incompiuto

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

MILANOFabrizio Corona si sbottona a La Confessione, il programma in onda su La 9, condotto da Peter Gomez, giornalista de Il Fatto Quotidiano. Al centro dell’intervista tutti i momenti salienti della carriera di Corona e anche qualcosa che è stato lasciato incompiuto. Il suo rapporto con Lele Mora, con Silvio Berlusconi e altri ex capi di governo, e la vita dopo l’esperienza in carcere.

Fabrizio Corona aveva le foto del Bunga Bunga berlusconiano

“Quando scoppiò il primo Ruby, mi vennero a rubare all’interno dell’ufficio tutti gli archivi fotografici – rivela Corona – perché si era sparsa la voce che io fossi perché l’unico ad avere le immagini del famoso Bunga bunga, di ciò che era successo all’interno”. Oltre a tali testimonianze Corona aveva anche un archivio di foto mai pubblicate. Proprio per questo motivo la sua casa venne prontamente saccheggiata. Una sorta di “assicurazione sulla vita”, così come l’ha definita lo stesso Gomez. Ma Corona non è dello stesso avviso: “La mia assicurazione sulla vita non c’è perché penso che nessuno me la possa dare, anzi, penso di finire presto ammazzato. Ma quello non è un problema. Non mi voglio riferire soltanto a Berlusconi, ma avevo delle cose che avrebbero potuto far cadere governi, mille governi, mille situazioni. Quando poi diventi il numero uno in quel mestiere, ti arriva di tutto”.

L’ex re dei paparazzi testimone ai processi Ruby2 e RubyTer, e i rapporti con Lele Mora

Ma l’ex re dei paparazzi, inarrestabile, non si ferma qui. “Sarò testimone nel processo Ruby2, RubyTer” dichiara. Lo stesso ruolo svolse anche nel caso Marrazzo: “Io fui il primo a essere chiamato dai carabinieri per vendere il filmato. Infatti sono già stato a testimoniare”. Poi l’intervista si conclude con il rapporto imprenditoriale con Lele Mora: “Io a Lele non l’ho mai ammirato, perché è stato il mago di questo lavoro attraverso dei rapporti di pubbliche relazioni, ma se lui fosse stato strutturalmente costruito per fare l’imprenditore di quel mestiere sarebbe potuto diventare veramente l’uomo più importante d’Italia. Perché in quel momento aveva le mani ovunque”. E il tanto atteso chiarimento sentimentale: “Non avevamo un rapporto sessuale. Per lui io sono stato il più grande amore della sua vita, perché sono stato l’unico che non ha mai avuto”.

 

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