La famiglia Mezzero sotto la lente dell’Antimafia, Zagaria accusa Giacomo

Secondo il pentito del clan dei Casalesi avrebbe incassato i soldi spillati al titolare di un’azienda agricola di Brezza

A sinistra Giacomo Mezzero, al centro in alto Antonio Mezzero e in basso Carolina Palazzo, a destra Francesco Zagaria

GRAZZANISE – Antonio Mezzero, il capo, è ancora in carcere. Venne ammanettato dai carabinieri di Caserta il 30 ottobre del 1997: da latitante si nascondeva con Salvatore Nobis Scintilla in un’abitazione a Santa Maria La Fossa. Il mafioso di Brezza, luogotenente degli Schiavone e amico di Michele Zagaria, non vede casa da tantissimo tempo. Ma in questi anni parte della sua famiglia avrebbe continuato ad avere un ruolo attivo nelle dinamiche criminali locali: a raccontarlo a Maurizio Giordano, sostituto procuratore della Dda di Napoli, è stato Francesco Zagaria, dal 2019 collaboratore di giustizia. Il pentito, indicando al magistrato i nomi degli imprenditori che aveva taglieggiato in nome del clan, ha tirato in ballo Giacomo Mezzero, fratello maggiore di Antonio: verso la fine del 2017, ha dichiarato Zagaria, sarebbe stato proprio il germano del boss ad introitare una delle ultime estorsioni che aveva fatto con Allaman Troca, prima di essere arrestato, ai danni dei titolari di un’azienda agricola situata a Brezza.

Giacomo, libero ed innocente fino a prova contraria, adesso aiuta il figlio Alessandro nella gestione del caseificio Alba a San Prisco. Ma è papà anche di Antonio, ora 37enne, che in quel caseificio, però, non può ancora lavorare dato che si trova in cella: nel 2008 assassinò con alcune coltellate Angelo Parente, titolare del panificio ‘Sapore di Pane’, durante un’animata discussione innescata per un debito (circa 7mila euro) che il carneficie aveva nei confronti della vittima.

A breve dovrebbero lasciare il carcere sia l’Antonio figlio che l’Antonio fratello di Giacomo Mezzero. Restando in tema Mezzero, Francesco Zagaria, conosciuto anche come Ciccio ‘e Brezza, nelle sue dichiarazioni ha accusato pure Carolina Palazzo, moglie del luogotenente Antonio Mezzero: alla Dda ha riferito di averle corrisposto lo stipendio da affiliato al clan che toccava al marito carcerato. “A partire da un periodo a ridosso della cattura di Michele Zagaria, le ho versato la somma oscillante tra i mille e i 2mila euro ogni mese a titolo di mantenimento della famiglia Tale adempimento – ha chiarito il pentito – mi derivava dalla volontà diretta di Zagaria”. Per tale vicenda la donna è a processo per ricettazione. Nella lista dei Mezzero accusati dai collaboratori di giustizia c’è anche Giuseppe, altro fratello di Giacomo e Antonio. A puntare il dito contro di lui è stato Benito Natale: quest’ultimo ha informato gli inquirenti di aver tentato di coinvolgerlo nel business delle scommesse che aveva messo in piedi con Angelo Nuvoletta.
Le dichiarazioni rese da Ciccio ‘e Brezza su Giacomo Mezzero sono state inserite nella recente inchiesta, condotta dai carabinieri di Grazzanise, che ha messo sotto accusa per estorsione Martino Lanna e Troca.

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