La giunta regionale al lavoro per l’aeroporto di Grazzanise

Foto Marco Alpozzi - LaPresse Nella foto: Vincenzo De Luca

CASERTA (gt) – Dati (e raccolti) gli input politici, adesso, per trasformare l’idea dello scalo commerciale a Grazzanise, bisogna agire. E la Regione, dopo l’emendamento approvato in Consiglio, proposto dal presidente Gennaro Oliviero, con cui stanziava 100mila euro per redigere il piano di fattibilità dell’hub, consapevole che è necessario accelerare, è passata alla fase operativa. Come? E’ entrata in gioco la giunta guidata dal governatore Vincenzo De Luca. Gli uffici dell’assessorato ai Trasporti, infatti, in queste ore, sono al lavoro per preparare il capitolo di bilancio dove inserire il denaro a cui potrà accedere l’Agenzia campana mobilità, infrastrutture e reti (Acamir) diretta da Maria Teresa Di Mattia. È lei, l’Acamir, che avrà il compito di preparare il piano di fattibilità. La scelta di rivolgersi a una struttura interna (l’Acamir è un ente strumentale della Regione) punta, fanno sapere dagli uffici del Centro direzionale di Napoli, a rendere l’operazione ancor più fluida e soprattutto mira a dare velocità e ulteriore concretezza all’iter finalizzato alla realizzazione dell’hub. Del resto, i preparativi per la struttura che dovrebbe sorgere a Grazzanise rientrano perfettamente nella mission istituzionale che persegue l’Agenzia, ovvero quella di dare supporto alla Regione nella “pianificazione, programmazione, progettazione e realizzazione di opere in materia di infrastrutture e servizi di rete”.

Già nelle prossime ore i vertici dell’Acamir potrebbero tracciare la tabella di marcia da seguire che porterà alla stesura dell’importante documento. Una volta redatto, la palla passerà al ministero della Difesa e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il primo, ora diretto dal meloniano Guido Crosetto, è interessato perché dove è previsto l’hub c’è la pista della base militare del 9° Stormo Francesco Baracca. Il secondo, affidato al leghista Matteo Salvini, ha un ruolo decisivo nella riuscita dell’opera perché è chiamato concretamente ad inserire lo scalo grazzanisano nel piano nazionale degli aeroporti, proprio come avevano chiesto tutti i parlamentari casertani con un ordine del giorno già approvato dalla Camera.

Se si è tornati a parlare della possibilità di sfruttare l’area militare anche per fini civili è grazie alla visita che Enrico Petrella, sindaco di Grazzanise, e Alfonso Piscitelli, consigliere regionale di Fdi, fecero a Crosetto. La scorsa estate raggiunsero gli uffici di via XX Settembre, a Roma, e presentarono all’esponente del governo di Giorgio Meloni l’idea dell’hub commerciale. E Crosetto, consultatosi con il suo capo di gabinetto, si dimostrò disponibile a valutare un utilizzo ‘condiviso’ della pista della base militare. Era il primo scoglio da superare e fu fatto in tempi rapidi.

Dopo quella chiacchierata romana, i rappresentanti parlamentari di Terra di Lavoro, indipendentemente dai colori politici che li caratterizzano, si sono uniti nel chiedere al governo di valutare in modo concreto la possibilità di inserire Grazzanise nel piano nazionale degli aeroporti. E su quest’onda, la Regione ha proceduto a stanziare i soldi necessari per stilare quel progetto che Crosetto aveva chiesto per procedere. E all’attivismo di Oliviero ora segue, ed è una notizia importante per la riuscita dell’opera, anche quello della giunta regionale.
L’eventuale creazione dell’hub ha un potenziale commerciale imponente. Il Sud è sprovvisto di uno scalo simile. E realizzarlo attirerebbe, ad esempio, le navi che trasportano merci verso Napoli. Al momento, quelle che provengono dalle isole ed hanno esigenza di mettere su ‘ali’ i loro prodotti, raggiungono la Liguria perché da lì è più facile arrivare a Malpensa (Milano) o a Verona dove ci sono hub molto funzionanti. Navi a parte, come ci hanno raccontato in questi mesi diversi imprenditori del settore, speranzosi che l’opera si farà, l’infrastruttura non danneggerebbe assolutamente le realtà imprenditoriali attive nel settore dei trasporti a lunga percorrenza. Rappresenterebbe, invece, un plus. Perché va ad incentivare la distribuzione capillare. Rafforza la logistica in quello che noi del settore definiamo ‘ultimo miglio’.
Amministrazione locale, Regione e Governo nazionale: tutti sono in movimento per rendere l’idea dell’hub a Grazzanise reale e non l’ennesima bufala politica. E di questa possibilità si interesserà anche l’Europa Ed infatti, il gruppo dei Verdi sta preparando un’interrogazione che presenterà all’Ue. Lo sta facendo anche su sollecitazione del comitato ‘No fly zone’. Se Grazzanise avrà il suo aeroporto contribuirà ad alleggerire Capodichino, struttura a dir poco sovraffollata. Aprire l’hub in provincia di Caserta potrebbe evitare la proliferazione di voli che interessano lo scalo partenopeo e che con le loro rotte rendono complicata la quotidianità di tanti residenti del capoluogo partenopeo.chino sulle loro abitazioni.

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