“La rottura del silenzio elettorale a Pisa è un caso su cui va fatta chiarezza”

Anche il sindaco cerca di capirne di più

Foto Stefano Cavicchi / LaPresse

MILANO (LaPresse)“In merito ai fatti avvenuti a Pisa venerdì scorso e alla conseguente rottura del silenzio elettorale determinatasi, guarda caso, il giorno seguente, presenteremo una interrogazione al ministro dell’Interno affinché si faccia chiarezza sull’accaduto”. Così in una nota congiunta i parlamentari Stefano Ceccanti, Lucia Ciampi, Susanna Cenni e Valeria Fedeli.

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“Premesso – aggiungono – che nel corso della sua visita di venerdì a Pisa, blindata con eccezionale e fortissimo presidio delle forze dell’ordine, si sarebbe svolta una rissa in un’area vicina alla zona dove lei era presente, per qual motivo di tale rissa si viene a sapere solo nel pomeriggio di sabato, con immediata e sospetta copertura mediatica e politica?”.

“Riteniamo grave quanto accaduto e vorremmo sapere dal lei se non ritiene esservi stata una violazione del silenzio elettorale. Allo scopo di alterare il genuino risultato del voto. E quali misure intenda adottare per accertare le responsabilità”, concludono.

“E’ incredibile. Un caso che per la sequenza sa di montatura elettorale”

“Roba mai vista prima. Vogliamo sapere di chi sono le responsabilità di ciò che è accaduto. In una zona del centro storico che io avevo già segnalato per controlli più rigorosi in Prefettura, in sede di Comitato”, aveva detto ieri sera in un comunicato il sindaco Marco Filippeschi. “C’erano state segnalazioni precedenti di disordini nella giornata di ieri? Perché in una città colma di forze dell’ordine per la presenza del Ministro dell’Interno è accaduto ciò che si è saputo solo il giorno dopo? Quali fonti hanno dato la notizia? C’è stata una comunicazione ufficiale e se sì quando è stata divulgata? Perché si è potuta manipolare la notizia, che è emersa gonfiata? Perché è stata fatta informazione che è apparsa “ad orologeria”, con i mezzi che fiancheggiano la Lega e ai dirigenti leghisti che hanno potuto fare i loro spot a campagna elettorale chiusa, nel giorno in cui è vietato fare campagna? E’ un caso enorme”, proseguiva il sindaco.

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