Landolfi travolto dalla rabbia social dopo lo schiaffo al giornalista

All'ex ministro non sono bastate le scuse dopo il ceffone all'inviato di La7

NAPOLI (gp) – Non sono bastate le scuse a Mario Landolfi dopo lo schiaffo al giornalista di ‘Non è l’Arena’ a due passi dal Parlamento. L’ex ministro delle Comunicazioni nelle ultime ore è stato travolto dalla rabbia dei cittadini che lo hanno aspramente criticato, prendendo d’assalto la sua pagina social. Landolfi, politico di Mondragone, ed esponente della destra, ha perso le staffe mentre il cronista Danilo Lupo stava raccogliendo pareri sui vitalizi dei parlamentari, rifilandogli un ceffone improvviso che ha lasciato sconcertato l’inviato e anche passanti e turisti che si trovavano in quel momento in via della Scrofa.

L’ex ministro, iscritto all’Ordine dei giornalisti nell’elenco professionisti, dopo la pubblicazione del video da parte di La7 ha tentato di correre ai ripari, inviando una lettera di scuse a Massimo Giletti e definendo il suo pessimo gesto come un “fallo di reazione” e ha chiesto a tutti di attendere la pubblicazione del filmato completo (prevista per domani sera) per poter giudicare a 360 gradi l’accaduto.. Sarebbe un eufemismo definire lo schiaffo di Landolfi una caduta di stile, visto che da giornalista professionista ed esponente politico con un passato di governo dovrebbe avere un rispetto totale del lavoro degli operatori dell’informazione. E i cittadini non gliel’hanno perdonata.

Centinaia i commenti alla lettera di scuse sulla pagina facebook dell’onorevole. “Dovresti andare a zappare la terra”, “Sei il disonore della politica”, “Sparisci dall’Italia”, “Dovresti tacere e provare vergogna”, quelli più gentili. Qualcuno tenta anche una difesa, ma viene a sua volta ricoperto di insulti. Lo schiaffo di Landolfi, in ogni caso, sarà certamente all’attenzione dell’Ordine dei giornalisti (la Fnsi ha già duramente stigmatizzato l’episodio) e della giustizia ordinaria, visto che Lupo ha denunciato l’accaduto. In ogni caso resta certamente una macchia sull’immagine pubblica dell’ex ministro per un gesto che ha indignato i cittadini di ogni regione d’Italia.

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