Lecce, una 14enne morta 28 giorni dopo il vaccino: disposta l’autopsia, 3 indagati

Indagine indetta dalla Procura di Lecce

Foto Marco Alpozzi/LaPresse

LECCE – La procura di Lecce ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte della 14enne di Ruffano (Lecce), avvenuta il 13 settembre scorso, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Bari, a distanza di poco più di un mese dalla somministrazione della seconda dose di vaccino anti-Covid in un hub della provincia di Lecce. La ragazza era finita in coma per 26 giorni, a distanza di 48 ore dalla somministrazione, avvenuta il 17 agosto.

Tre gli indagati in vista del conferimento dell’incarico per l’esame autoptico fissato il 27 ottobre al Policlinico di Bari. Si tratta del medico che ha somministrato la dose di vaccino e dei due che hanno sottoposto la 14enne ad accertamenti nell’ospedale di Tricase (Lecce), in seguito ai primi malesseri. L’ipotesi di reato è omicidio colposo in ambito sanitario.

L’incarico sarà conferito a un medico legale, un anestesista e un infettivologo.

“Credo che l’esame autoptico farà chiarezza sulla vicenda”, dice a LaPresse l’avvocato Pasquale Scorrano del foro di Lecce, che ha presentato denuncia in procura per conto dei genitori della 14enne, di origine marocchina, ma residenti da anni in Italia. “I genitori aspettano risposte”, conclude.

Stando a quanto evidenziato nell’esposto, alla 14enne è stata somministrata la prima dose di vaccino Pfizer il 22 luglio e la seconda dose il 17 agosto a Casarano (Lecce). Subito dopo la seconda dose, la ragazzina ha accusato malesseri e ha assunto una Tachipirina, ma il 18 agosto ha iniziato a lamentare forti dolori all’occhio e un gonfiore alla palpebra destra. I genitori l’hanno portata alla guardia medica e qui è stato suggerito il ricovero in ospedale cosa che è avvenuta il 19 agosto successivo, a Tricase (Lecce).

Stando a quanto risulta al legale, la 14enne è stata sottoposta a Tac e sarebbe stata riscontrata una forma di tumore alla parte occipitale, per questo era stato chiesto un approfondimento, ma la ragazza è entrata in coma irreversibile e il 20 agosto è stata trasferita all’ospedale pediatrico di Bari dove i medici hanno diagnosticato una forma di meningite.

(LaPresse)

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