Lettera della bimba Noemi alla polizia di Viterbo: “Grazie, restiamo a casa”

Il pensiero di una bambina per le tante forze dell'ordine che stanno lavorando quotidianamente

ROMA – “Sono Noemi, una bambina, e vi vorrei ringraziare con una lettera. Posso leggerla?”. Inizia così la telefonata arrivata al centralino della questura di Viterbo. L'”operatore 23″ la invita a cominciare: “Cari poliziotti, vi volevo dire che il vostro e’ un bellissimo e rischioso lavoro e vi state dando molto da fare soprattutto con questa emergenza del Coronavirus. State passando di strada in strada a dire a tutti i cittadini di rimanere in casa anche se purtroppo alcune persone non rispettano le regole. Continuate a essere meravigliosi.

“Un grande grazie – conclude – ai medici che anche loro stanno facendo un faticoso lavoro per cercare di salvare tante persone malate. Un grazie a tutti voi da Noemi. Vi voglio bene”. “Grazie Noemi, un bacione forte forte”, replica l’operatore 23. La saggezza della piccola Noemi che invita tutti a restare a casa. “Ci uniamo al suo grazie a tutti i medici e agli infermieri impiegati nell’emergenza. Ai bambini che ci sono vicini con il loro affetto diciamo di giocare a casa. Presto potremo incontrarci nuovamente tutti in strada e potremo salutarci, abbracciarci e fare foto, passando ancora tanti bei momenti insieme.

#grazieanomeditutti #iorestoacasa #lamiciziaèunacosaseria #essercisempre”, si legge in un comunicato della Polizia.

(LaPresse)

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