L’intervista. Cirielli: liste senza ‘riciclati’, centrodestra pronto a vincere

Il parlamentare Fdi: “Diventeremo il primo partito della coalizione senza scorciatoie”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

NAPOLI – Il centrodestra punta alla vittoria elettorale alle prossime Regionali in Calabria ed Emilia prima, e in Campania poi. Pochi i giorni di pausa natalizia per i leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e Lega Matteo Salvini che hanno puntato su Stefano Caldoro candidato governatore per riprendersi Palazzo Santa Lucia. Lo scenario politico nazionale è in continua evoluzione, ma il centrodestra resta compatto e, stando ai sondaggi, in vantaggio sul centrosinistra. A parlare delle idee e dei progetti di Fdi è il questore alla Camera Edmondo Cirielli.

L’anno prossimo si voterà in Campania. Quali saranno i criteri con i quali Fdi procederà alla composizione delle liste?

Staremo attenti a non fare liste di riciclati. Non ci saranno candidati dal profilo etico e morale opaco, non vogliamo che chiunque salti sul carro dei vincitori. Si procederà con trasparenza e all’insegna della legalità. Siamo molto strutturati e ci sono tanti tecnici e amministratori pronti a candidarsi. Le richieste sono superiori ai posti in lista.

Quindi ci sarà anche una lista civica collegata a Fdi?

Abbiamo già parlato con gli alleati, la lista del presidente deve comprendere anche esponenti di Fdi. I nostri leader nazionali si sono espressi con chiarezza: a Fi spetta la scelta del candidato presidente e Berlusconi ha indicato Caldoro. Gli altri leader hanno espresso apprezzamento, Fi ha chiesto un momento di riflessione. Speriamo che si chiuda presto. Anche Fdi aveva espresso una candidatura, la mia. Non ho avuto problemi a fare un passo indietro, anche per la stima che nutro per Caldoro. Ora Fi non ci porti alle calende greche. E’ un ultimatum? No, a me Caldoro piace. Le polemiche interne ai berlusconiani sono una perdita di tempo. Li sprono a fare presto.

Come pensate di contrastare gli slogan di De Luca, come quello sulla sanità fuori dal commissariamento?

Se De Luca è uscito dal commissariamento è per il risanamento dei conti attuato da Caldoro. In questo momento è chiaro che il ministro della Sanità ci sta imbrogliando perché i Lea non hanno raggiunto la sufficienza. Il tasso di migrazione sanitaria che dovrebbe essere considerato è molto alto. Tra l’altro noi siamo convinti che De Luca non verrà candidato poiché il Pd pur di allearsi con i 5 Stelle lo sacrificherà. Il centrodestra non avrà problemi né contro De Luca che ha governato male la Campania, né contro i 5 Stelle che stanno governando male a livello nazionale.

Il quadro politico nazionale è in continua evoluzione. Qual è lo spazio che Fdi vuole occupare nel centrodestra?

Da sempre Fdi rappresenta la destra sociale, diversamente dalla Lega che è destra liberale. Il compito di una destra patriottica è quello di rilanciare l’economia del Paese, puntando sul libero mercato che deve coinvolgere tutta la popolazione. La nostra è una destra moderna, che guarda avanti. Non è nostalgica, è istituzionale. Una destra legalitaria che crede nella trasparenza amministrativa. Una destra che mette al centro la sicurezza, la certezza delle pena e il sostegno alle forze dell’ordine. Ma è anche una forza sovranista e vuole occuparsi dell’immigrazione incontrollata e contrastare quella delinquenziale che va espulsa. Però siamo contrari agli eccessi xenofobi di qualcun altro. Altra differenza con la Lega è che noi siamo ‘unionisti’ e non federalisti. Il regionalismo differenziato è un errore. Quella del Sud è una questione nazionale. Contiamo dieci volte meno rispetto al Nord, basta guardare agli investimenti sulle infrastrutture. Ci possono essere diversi gradi di autonomia ma non in materia fiscale. Serve un piano di investimenti per il Sud.

Qual è la posizione di Fdi rispetto al discusso sblocca-prescrizione?

Siamo sempre stati molto chiari. Noi abbiamo votato in favore della riforma Orlando e siamo sensibili al tema della prescrizione, ma non si può consentire che un processo duri in eterno. Crediamo che si debba lavorare per la ragionevole durata del processo, non solo sulla prescrizione. Un delinquente non può farla franca per la prescrizione e un innocente non può restare intrappolato per anni e anni in un procedimento penale.

Siete gli unici ad avere un leader donna. Crede che in caso di elezioni anticipate il nome della Meloni sia spendibile o l’Italia non è pronta ad avere una donna premier?

Penso che l’Italia sia pronta e che lei abbia la competenza e la conoscenza per farlo. Ma il l’aspetto su cui riflettere è quello dei consensi. Ora c’è chi ha più voti di noi ma puntiamo ad essere il primo partito senza ricorrere a scorciatoie. A breve si voterà in Emilia e in Calabria. Cosa si aspetta? Lì si manifesterà l’insofferenza maturata dall’elettorato nei confronti del Pd e dei 5 Stelle per le politiche migratorie, fiscali e del lavoro.

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