L’intervista. Russo: “Federazione di destra, apriamo anche a FdI e civici”

“Forza Italia con i renziani? L’ipotesi mi appassiona poco”

Paolo Russo

NAPOLI – Evitare che le contrapposizioni interne avvelenino la campagna elettorale. Questo è uno degli impegni del deputato azzurro Paolo Russo, convinto che subito dopo il voto si aprirà una riflessione profonda sul futuro di Forza Italia in Campania e non solo.

Si parla di federare Fi e Lega, lei sarà della partita con Prima Italia o ha altri progetti?

Ovviamente ad ogni scelta che verrà fatta da Fi contribuiremo, quindi sì, sarò parte del progetto. Ma bisogna aver ben chiaro che il vero obiettivo indicato dal presidente Berlusconi è quello di costruire una vasta area di centrodestra con al centro la tradizione liberale di Forza Italia e uno stemma unico. Un lavoro che va fatto insieme alla Lega, ma anche con Fdi e i movimenti civici che sono presenti sui territori e stentano a trovare visibilità politica.

Che idea si è fatto di questa campagna elettorale a Napoli che per la prima volta la vede poco coinvolto nei meccanismi di partito?

Intanto è una campagna elettorale in cui si registrano dieci anni di disastri. Se guarda a Napoli non c’è un solo aspetto rispetto al quale si possa registrare un minimo di valutazione positiva. Non penso solo alla Galleria Vittoria, al Parco Virgiliano o allo stato dell’arte degli impianti sportivi, ma ad una città che ha goduto di un flusso turistico enorme accolto dallo spontaneismo e dai cittadini senza un disegno strategico o un’azione ordinata. A questo si aggiunge la contrapposizione tra il Comune e la Regione che è stato l’alibi migliore per dirottare le risorse su Salerno piuttosto che sulla città. Questa è una campagna elettorale sui generis anche per queste caratteristiche. Per la prima volta si registra la necessità da parte di tutti di un cambiamento radicale, anche se diventa più difficile crederci con chi si è macchiato di commistioni.

E per quanto riguarda lei personalmente?

Provo a non esprimere giudizi critici in campagna elettorale, ma ci sarà sicuramente una stagione di confronto serrato a partire dalla seconda metà di ottobre. Ci sono molti modi e forme per occuparsi di Napoli, della provincia e della Campania, io lo faccio dal Parlamento tentando di dare risposte a questioni insolute come Bagnoli, Napoli est e l’Albergo dei poveri. Il ministro Carfagna sta facendo un importante lavoro con occhio attento alla città e alla Regione. Questo è il miglior viatico e contribuirò nel miglior modo possibile per dare sostegno alle liste, a partire da quella di Forza Italia per Maresca, senza fare distinzioni. L’obiettivo non è consentire a Lega o Fdi o Fi di vincere un premio, ma garantire a Napoli un governo normale, efficiente e legato alle filiere istituzionali e per farlo non basta il recinto dei partiti tradizionali. Vedo liste civiche importanti, da quella di Rinascimento partenopeo a quella del candidato sindaco, che potranno servire a tessere una rete ampia che sia alternativa alle sinistre.

Cosa pensa degli ex fedelissimi di de Magistris che saranno candidati sia con il centrodestra che col centrosinistra?

Sono dalla stessa parte da decenni, ho un giudizio severo sui voltagabbana. Ma un terzo dei cittadini napoletani ha creduto ad una promessa mancata, se ci sono esperienze di competenza che possono essere riutilizzate è un valore, sono contrario alle liste di proscrizione.

Molti hanno deciso di allontanarsi da Fi per supportare il candidato sindaco di Pd, M5S, Leu Manfredi anziché Maresca. Si parla di una lista composta da ex di Fi e Iv, esperimento locale del partito della Nazione?

Questo è un campo diverso che mi appassiona poco. Io contribuisco e lavoro perché l’area liberale prevalga nel centrodestra.
Ma guardando al futuro e alle Politiche del 2023 meglio una federazione con la Lega e Salvini o un progetto con Renzi?
Senza dubbio Salvini. Ma il tema non è Salvini sì o no, ma la creazione di un’area liberale e riformista in cui sia Salvini che la Meloni giochino un ruolo importante, poi se il sentimento è anche moderato tanto meglio.

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