L’ira di Meloni per il partito linciato in contumacia, e per ciò rifiuta l’invito in Tv

Giorgia Meloni, a urne aperte, passa al contrattacco. La leader FdI vuole dare la sua versione dei fatti sulla video inchiesta sulla 'lobby nera' proprio perché oltre 12 milioni di elettori sono chiamati a scegliere il proprio sindaco

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giorgia Meloni

ROMA – Giorgia Meloni, a urne aperte, passa al contrattacco. La leader FdI vuole dare la sua versione dei fatti sulla video inchiesta sulla ‘lobby nera’ proprio perché oltre 12 milioni di elettori sono chiamati a scegliere il proprio sindaco. “Non c’è niente di cui mi devo vergognare. Quello che penso è che per quanto si possa fingere di non vederlo era tutto studiato, scientificamente, a tavolino. Non da FanPage, ma dall’intero circuito, da un intero circo, se vogliamo”, dice, scura in volto. Non solo. Meloni parla senza mezzi termini di “linciaggio” di “un intero partito, in contumacia”, sulla base di “una ricostruzione che è chiaramente parziale”. E’ il timing dell’inchiesta a finire ancora una volta sotto accusa: “E’ legittimo fare uscire scientificamente questo materiale a due giorni dalle elezioni, senza che tu abbia il tempo di capire cosa sia accaduto ed eventualmente di difenderti, se hai gli elementi per farlo?”, domanda l’ex ministra della Gioventù che torna a chiedere le 100 ore di girato. “Il direttore ha risposto che la mia richiesta è oscena. A me pare invece oscena la risposta del direttore di FanPage”, taglia corto.

“Il direttore di Fanpage.it non ha mai definito oscena la richiesta di visionare l’intero girato – replica il vicedirettore Adriano Biondi – Quella di Meloni è una vera e propria fake news, un’invenzione di sana pianta che ha avuto il solo risultato di scatenare un’orda di commenti inferociti nei nostri confronti. Una balla, per usare un linguaggio più diretto”. E ancora: “Non è compito di un giornale aiutare una leader politica a capire se nel suo partito vi siano o meno fascisti e simpatizzanti di Hitler, addirittura fra i candidati o gli eletti; non è a Fanpage che Meloni deve rivolgersi per capire se tra le fila di Fratelli d’Italia vi siano nostalgici del duce o gravitino personaggi con pregresse condanne per apologia di fascismo. Noi non rispondiamo a una leader di partito, ma ai nostri lettori, verso i quali abbiamo obblighi di natura morale e deontologica”.

La vicenda va avanti sui social. “Giorgia Meloni è invitata giovedì a Piazzapulita. Ci sarà anche il direttore di FanPage Francesco Cancellato e torneremo a parlare dell’inchiesta. Le porrò delle domande. Ascolteremo le sue risposte. Ci sarà tutto il tempo necessario. Si chiama informazione”, scrive su Twitter Corrado Formigli. La leader FdI risponde a stretto giro di posta: “Sarò lieta di accettare il tuo invito quando il direttore di Fanpage mi fornirà il girato delle 100 ore (come chiesto ufficialmente). Altrimenti forniscimelo tu: immagino che prima di mandare in onda il video di 13 minuti realizzato da altri avrai controllato il materiale. O no?”, cinguetta.

(LaPresse/Nadia Pietrafitta)

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