Lombardia, Moratti: “Autonomia importante e da concretizzare rapidamente”

"Il raggiungemento dell'autonomia è un percorso importante, perchè è un dato di fatto che la Lombardia è una Regione Stato con oltre 10 milioni di abitanti e un territorio vasto e differenziato con grandi città, aree metropolitane, ma anche montagne, valli e zone collinari".

Foto LaPresse Nella foto: Letizia Moratti

 “Il raggiungemento dell’autonomia è un percorso importante, perchè è un dato di fatto che la Lombardia è una Regione Stato con oltre 10 milioni di abitanti e un territorio vasto e differenziato con grandi città, aree metropolitane, ma anche montagne, valli e zone collinari”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Lombardia Letizia Moratti parlando della necessità di concretizzare la ‘partita’ delle autonomie. Per l’ex vice presidente della Regione quello delle autonomie “è un percorso che ha un padre nobile nel pensiero ancor oggi attuale di Carlo Cattaneo, una figura fondamentale per la nostra regione, per la sua lungimiranza e per la sua apertura declinata su aspetti fondamentali come la politica, il campo legislativo ma anche forse e soprattutto sui temi dello sviluppo economico, della promozione della scienza, dell’applicazione di politiche sociali concrete e performanti”. Sollecitata sulla necessità di guardare in avanti e fare un passo ulteriore Moratti ha spiegato che “la Lombardia, insieme al Veneto e all’Emilia Romagna si è fatta promotrice di un’istanza che è diventata non più rinviabile, ci auguriamo che questo governo la completi il più rapidamente possibile. È un percorso che va concluso in fretta, ma che in effetti non è più sufficiente. Soprattutto con il mutamento di alcune dinamiche economiche credo sia fondamentale pensare anche a concretizzare il passaggio da una sussidiarietà da Stato a Regioni anche quella dalle Regioni ai territori”. “Una diversa prospettiva che aiuti gli enti – ha detto – le imprese, i cittadini ad avere sempre nella Regione un interlocutore su temi concreti. Penso ai trasporti e allo stallo, oramai decennale, per il potenziamento dei collegamenti con la val Trompia, oppure alla pulizia degli alvei dei fiumi. Con il pericolo di grande e prolungata siccità nei mesi scorsi, un confronto con i territori avrebbe probabilmente permesso di pianificare interventi mirati e fondamentali in caso di alluvioni”.

LaPresse

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