M5S, Di Maio: “Il movimento non è una costola del Pd”

Le parole del ministro degli Esteri

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse Nella foto: Luigi Di Maio

MILANO – “Il M5S ormai una costola del Pd? Non scherziamo. Abbiamo identità diverse. Poi su lavoro e transizione ecologica abbiamo una visione comune, attorno alla quale stiamo costruendo un progetto condiviso. A differenza di quello che succedeva con la Lega, alla quale interessano solo i sondaggi e non il Paese. Mi pare però che neppure i sondaggi siano buoni per loro”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista a La Stampa.

Il G20 non è stato un fallimento “mi limito a citare l’accordo raggiunto tra Europa e Stati Uniti per l’eliminazione dei dazi sull’acciaio e sull’alluminio o lo stop ai finanziamenti pubblici per le centrali a carbone. Senza parlare dell’impegno a vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro la metà del 2022 o delle tasse alle multinazionali. Poi, certo, si può sempre fare di più” ma anche su clima “siamo andati oltre il “bla bla bla”, mi lasci dire che abbiamo fatto cose concrete”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista a La Stampa.

“Attorno al tavolo – ricorda a proposito dell’assenza di Vladimir Putin e Xi Jinping “c’erano gli sherpa anche di Usa, India, Cina e Russia. E che i presidenti Xi Jinping e Putin si sono collegati in videoconferenza.

Anche “avere l’unanimità sia sul tetto massimo di 1,5 gradi per l’innalzamento delle temperature, sia sulla neutralità carbonica intorno alla metà del secolo” è stato un successo. “La Russia e la Cina lo faranno entro il 2060. Obiettivi impensabili alla Cop21 di Parigi. Neppure contemplati. A Glasgow invece si riparte da qui. Un risultato raggiunto grazie all’Italia e alla leadership di Draghi”.+

(LaPresse)

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