Macron sul caso Benalla: “Una tempesta in un bicchiere d’acqua”

"Ho detto quel che avevo da dire. Cioè che credo che sia una tempesta in un bicchiere d'acqua", ha dichiarato Macron ad AFP durante una visita al villaggio di Campan

LP / AFP PHOTO / LUDOVIC MARIN

PARIGI (FRANCIA) (LaPresse/AFP) – “Una tempesta in un bicchiere d’acqua“. Così Emmanuel Macron ha liquidato il Benallagate. lo scandalo scoppiato dopo la diffusione del video-shock in cui si vede Alexandre Benalla picchiare un manifestante durante gli scontri del 1° maggio a Parigi. Il tutto nel giorno in cui Le Monde pubblica un’intervista a Benalla, che ammette di avere fatto “un errore”, ma mentre la polemica politica non accenna a placarsi.

Ho detto quel che avevo da dire. Cioè che credo che sia una tempesta in un bicchiere d’acqua“, ha dichiarato Macron ad AFP durante una visita al villaggio di Campan

Niente, dunque, che risponda alle aspettative dell’opposizione. Che non smette di chiedere all’inquilino dell’Eliseo di andare a spiegarsi “davanti ai francesi“. E non solo davanti ai membri della sua maggioranza. Così come aveva fatto martedì sera quando aveva dichiarato che “il solo responsabile sono io“. A chiederlo, in particolare, Christian Jacob, capogruppo dei deputati dell’opposizione di destra di Les Republicains.

Eliseo e governo sono nella bufera da quando il 18 luglio Le Monde ha rivelato l’identità dell’uomo filmato mentre colpiva dei manifestanti il 1° maggio: Alexandre Benalla, appunto. Si trovava al corteo in qualità di “osservatore” in mezzo alla polizia, ma indossava tanto un casco quanto un braccialetto della polizia. Il collaboratore era stato sospeso poco dopo per 15 giorni, ma si è dovuto aspettare le rivelazioni della stampa, la settimana scorsa, perché la giustizia venisse informata e fosse aperta un’indagine.

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