Maltempo: Coldiretti, dopo la siccità, altri danni da grandine nei campi

È allarme nelle campagne dove nubifragi e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo distruggendo coltivazioni di ortaggi e colpendo le attività di raccolta a partire dalla vendemmia in pieno svolgimento

Un trattore in un terreno agricolo (Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse)

MILANO – È allarme nelle campagne dove nubifragi e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo distruggendo coltivazioni di ortaggi e colpendo le attività di raccolta a partire dalla vendemmia in pieno svolgimento. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo del maltempo, con l’allerta della protezione civile in 15 regioni, per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, anche se al Sud continua a prevalere il caldo.

Grandine e violente precipitazioni hanno interessato – rileva Coldiretti – l’area prealpina tra Lecchese e Comasco, in Lombardia, colpendo anche il medio e alto Lario occidentale. Campi di ortaggi sono stati mitragliati dai chicchi di grandine nella zona di Brunate, sopra Como. In un alpeggio sopra a Sorico a causa del maltempo – continua Coldiretti – 13 pecore sono scappate per paura dei molti fulmini e si stanno ancora cercando. Si teme che possano essere finite in un dirupo: un’eventualità che se confermata rappresenterebbe una grave perdita per la piccola azienda di montagna. Ma il maltempo non ha risparmiato neppure le altre regioni del Nord estendendosi anche a quelle del Centro.

 Le precipitazioni – sottolinea la Coldiretti – sono attese per combattere la siccità ma per ridurre il deficit idrico devono essere continue e di bassa intensità, mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire con l’acqua che così cade e tende ad allontanarsi per scorrimento, provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.

Il 2022 si conferma essere l’anno nero per l’agricoltura italiana dal punto di vista climatico che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti – ha provocato perdite superiori ai 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale, le più elevate da un ventennio.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

(LaPresse)

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