Mancati interventi alla scuola “De Amicis” a Caserta, il sindaco Marino a rischio processo

Indagini chiuse per il primo cittadino e per il dirigente comunale Francesco Biondi

Indagini chiuse per il sindaco di Caserta Carlo Marino e il dirigente del Comune Francesco Biondi, che adesso rischiano il rinvio a giudizio per la vicenda dei cedimenti alla scuola “De Amicis” di corso Giannone. E la Procura ha dato l’annuncio della chiusura dell’inchiesta proprio nelle ore in cui, a causa di nuovi distacchi di calcinacci, l’intero primo piano dell’istituto comprensivo veniva chiuso e i locali interessati dai cedimenti sequestrati, come già successo nel novembre 2019. Marino e Biondi rispondono di omissione di atti di ufficio e di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina con pericolo per le persone. Nel novembre 2019 la scuola elementare venne sottoposta a sequestro dalla Procura a causa delle condizioni di rischio per l’incolumità degli alunni e del personale scolastico a causa del grave pericolo di distacco di intonaco o altre parti dei solai di copertura degli ambienti scolastici per effetto di infiltrazioni di acqua piovana. Grazie ad alcune reti di contenimento, posizionate nelle aule del primo piano, veniva concessa la facoltà d’uso delle aule per non inibire l’attività scolastica, preservando comunque la sicurezza degli occupanti. Le reti erano infatti finalizzate soltanto a garantire l’utilizzo dell’edificio scolastico in sicurezza ma per il tempo strettamente necessario a garantire la realizzazione dei lavori di ripristino definitivo del tetto di copertura.
Dopo quasi un anno senza riscontro da parte dell’amministrazione comunale (in ordine al ripristino definitivo dell’intero tetto di copertura), la Procura della Repubblica emetteva un successivo provvedimento (nell’ottobre 2020) di formale diffida ad effettuare, nel termine massimo di 6 mesi (con scadenza al 7 aprile 2021), il necessario intervento strutturale e definitivo dell’intero tetto di copertura per evitare ulteriori progressivi fenomeni di degrado del solaio di copertura. La Procura diffidava l’amministrazione comunale a garantire, nelle more di questo termine, l’agibilità in piena sicurezza della struttura, soprattutto nelle aule del primo piano. Ma nulla è cambiato: secondo quanto scrive la Procura, ci sono ancora gravi problematiche alla copertura del tetto nonché il serio pericolo per l’incolumità dei bambini, e del personale scolastico, atteso che non è stata ancora rimossa la problematica del grave e irreparabile pericolo che sussiste nella struttura scolastica. La stazione dei carabinieri di Caserta ha informato la Procura della Repubblica della caduta di pezzi di intonaco nella giornata del 19 maggio in alcune aule del 1° piano. E’ stato quindi ripristinato il provvedimento di sequestro preventivo del primo piano.

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