Manovra, Conte: “A Juncker ho detto che è solida e strutturata”

Le dichiarazioni del premier italiano all'indomani della cena a Bruxelles

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

ROMA (AWE/LaPresse) – “Questa mattina, a margine del Consiglio europeo, ho avuto l’occasione di un confronto di questi temi anche con vari leader europei”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte scrive su Facebook all’indomani della cena a Bruxelles con il presidente Jean Claude Juncker.

Conte a Bruxelles per dialogare con l’Ue

Il dialogo con l’Europa continua, dialogo indispensabile per arrivare a soluzioni che siano soddisfacenti per tutti, Italia in primis – sostiene Conte -. Ho spiegato ai nostri interlocutori che non intendiamo avviare uno scontro ideologico ma, molto più pragmaticamente, stiamo lavorando per garantire un presente e un futuro migliore agli italiani. Ce la stiamo mettendo tutta per cambiare questo Paese”.

“Nonostante le idee differenti sulle ricette di politica economica da applicare – scrive il premier rispetto all’incontro di ieri – ho constatato che c’è attenzione per la strada di crescita che l’Italia ha deciso di intraprendere”.

Il dialogo con il presidente Juncker

“Al presidente Juncker ho detto che la nostra manovra economica è solida, ben strutturata e gli ho illustrato, punto per punto, il dossier con il piano dettagliato delle nostre riforme, quelle che abbiamo già realizzato in soli 5 mesi di governo e quelle che realizzeremo nelle prossime settimane”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Facebook in riferimento all’incontro di ieri a Bruxelles.

Le rassicurazioni sulla manovra italiana

“Abbiamo parlato del nostro piano per le infrastrutture materiali e immateriali e del corposo piano di investimenti che vogliamo accelerare – aggiunge -. Ho menzionato anche il Piano nazionale per la sicurezza del nostro territorio che sarà pronto nei prossimi giorni. Sono misure che porteremo avanti con convinzione, perché sono il mezzo per garantire crescita economica e sociale al nostro Paese. Misure qualificanti, alle quali non possiamo rinunciare”.

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