Manovra, Dell’Orco-Crippa: “Ok al contributo per auto elettriche, ibride e a metano”

I due sottosegretari si soffermano su questo punto

Manovra sotto accusa
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 27-09-2018 Roma Politica Deputati e Senatori del Movimento 5 Stelle festeggiano davanti Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri sul Def Nella foto Luigi Di Maio si affaccia dal balcone di Palazzo Chigi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 27-09-2018 Roma (Italy) Politic Deputies and Senators of the 5 Star Movement celebrate in front of Palazzo Chigi after the Council of Ministers on Def In the pic Luigi Di Maio

Roma (LaPresse) – “Ieri abbiamo segnato un significativo passo avanti verso una mobilità sempre più sostenibile. Con l’approvazione di un emendamento alla legge di Bilancio, infatti, è stato introdotto per la prima volta in Italia un contributo per l’acquisto di autovetture, basato sul meccanismo del bonus/malus ecologico”. Lo dicono in una nota congiunta il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa.

“Dal 1° gennaio 2019 e per i successivi tre anni – spiegano i due esponenti del Governo – chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibride o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un’imposta. Che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo. Attraverso questo meccanismo, insomma, diventerà sempre più conveniente acquistare vetture meno inquinanti contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città”.

I due sottosegretari si soffermano su questo punto

Dal 1 gennaio 2019 e per i successivi tre anni – spiegano i due esponenti del Governo – chi acquisterà e immatricolerà in Italia un’autovettura nuova elettrica, ibrida o alimentata a metano, si vedrà riconosciuto un contributo economico fino a 6mila euro. Calcolato sulla base della CO2 emessa per chilometro. Chi, invece, ne comprerà una nuova alimentata con carburanti più inquinanti, dovrà pagare un’imposta. Che, anche in questo caso, sarà legata alle emissioni di CO2 del veicolo. Attraverso questo meccanismo, insomma, diventerà sempre più conveniente acquistare vetture meno inquinanti contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria delle nostre città.

“E’ una misura– aggiungono Dell’Orco e Crippa – che abbiamo voluto fortemente. E che rappresenta un primo forte segnale di cambiamento nelle politiche per la mobilità che il Governo ha inserto nel proprio Programma. A questa misura seguirà, a breve, il Piano strategico per la mobilità sostenibile, che sarà pronto nei primi mesi del 2019, e che conterrà indicazioni fondamentali e concretamente operative sul trasporto pubblico per contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali verso il 2030″.

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