Dl Sicurezza, Salvini: “Non si butta fuori nessuno dal sistema Sprar”

Per il ministro dell'Interno senza nuove regole stop a missione 'Sophia'

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Matteo Salvini

Roma (LaPresse) – “Ricordo che il decreto sicurezza, qualche giornalista evidentemente è sbadato o non informato, non è retroattivo: quindi tutti i percorsi Sprar iniziati vanno a compimento. Sembrava a leggere i giornali che io buttassi fuori la notte della vigilia di Natale donne incinte, bambine e anziani. Chi è nello Sprar arriva alla fine del percorso Sprar, se uno ha ancora un anno sta lì un anno”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini in audizione davanti al Comitato parlamentare Schengen. “Evidentemente nessun decreto può retroattivamente cambiare quello che è già in essere. Semplicemente da qui al futuro – ha aggiunto – il sistema Sprar per assurdo darà più spazio ai rifugiati politici veri, riconosciuti in quanto tali”.

Per il ministro dell’Interno senza nuove regole stop a missione ‘Sophia’

“Riguardo alla revisione del piano operativo Sophia il cui mandato scade il 31 dicembre, manteniamo ferma l’indisponibilità dell’Italia a continuare ad attuare le procedure di sbarco previste dal piano operativo che vedono solo i porti italiani quali punti sicuri di approdo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini in audizione davanti al Comitato parlamentare Schengen. “Al momento non si sono registrati significativi progressi sul negoziato – ha aggiunto – nonostante la reiterata richiesta italiana di elaborare regole di ingaggio per la redistribuzione degli immigrati tra tutti gli Stati membri partecipanti all’operazione. In assenza di convergenza sulla nostra posizione ritengo che non appaia opportuna la prosecuzione della missione”.

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