Manovra in Senato sul filo di lana, scontro su benefit e tasse ‘green’

La Manovra è arrivata in Senato nel pieno dello scontro interno del governo su benefit aziendali e tasse 'green'

Dopo la bollinatura della Ragioneria di Stato nella giornata di ieri è partito ufficialmente l’iter per l’approvazione della legge di bilancio a Palazzo Madama. In corso una serie di precise operazioni di chirurgia tese a far quadrare i conti. Il governo giallo-rosso cerca di tenersi in equilibrio ma si muove su un filo sottilissimo. Il premier Giuseppe Conte vorrebbe incontrare le aziende coinvolte e gli esperti del settore ‘green’ per cercare di rendere sostenibili le misure riducendone l’impatto. La Plastic tax il principale motivo dello scontro, ma non il solo. Ieri il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fieramonti ha attaccato l’esecutivo di cui fa parte sugli articoli 28 e 29 del decreto. “Forse è normale che una Legge di Bilancio evolva continuamente. Ciò che è meno normale è che un ministro venga a scoprire dalla rete dell’esistenza di norme che riguardano il suo settore, senza che sia stato neppure coinvolto”, ha detto. Poi c’è il cuneo fiscale, il taglio dei buoni pasto. La tensione resta altissima.

Manovra in Senato

Ieri a Palazzo Madama è iniziata la prima fase di discussione, che durerà circa una settimana. Ci saranno audizioni dei principali attori di questo tema. Oltre al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri saranno ascoltati Bankitalia, Corte dei Conti, Upb. Ieri si è aperto il confronto con i sindacati su pensioni e non autosufficienza, fisco, pubblico impiego, investimenti. Intanto la commissione Finanze della Camera ha già iniziato l’esame del decreto fiscale che viaggerà parallelamente alla manovra. Dopo la conclusione di questo passaggio sarà la volta della presentazione degli emendamenti, che dovranno poi essere votati nei giorni successivi. Terminata la fase di dibattito in commissione, il provvedimento arriverà finalmente in Aula. Il via libera di Palazzo Madama dovrebbe arrivare a inizio dicembre, poi la discussione si sposterà a Montecitorio. Anche se i deputati non dovessero presentare emendamenti, cosa assai improbabile, i tempi sono strettissimi: la legge di bilancio deve essere approvata entro il 31 dicembre.

I pilastri della legge di bilancio

“La riduzione del cuneo fiscale e la lotta all’evasione sono i pilastri della manovra e non intendo fare passi indietro”, ha detto il ministro Gualtieri che si dice invece aperto a modifiche sulla Plastic tax. I dipendenti ottengono un primo mini taglio del cuneo fiscale direttamente sulla busta paga. Ma insieme a poche decine di euro in più c’è la stretta su auto aziendali e buoni pasto cartacei. La manovra conferma i benefit solo per i veicoli ibridi ed elettrici, mentre per quanto riguarda i buoni pasto passa da 5,29 a 4 euro l’esenzione concessa su quelli cartacei. Aumenta invece da 7 a 8 euro la detraibilità dei buoni elettronici caricati su una tesserina magnetica.

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