Siri: “Non siamo dilettanti, corsa in Parlamento per chiudere entro fine anno”

Il sottosegretario ai trasporti difende il Governo dalle critiche

Nella foto Armando Siri (Photo Fabio Cimaglia / LaPresse)

Roma (LaPresse) – “Si è cercato di dipingerci come dilettanti. Con lo stop alla procedura si dimostrerebbe quello che è comunque già vero: che abbiamo fatto un lavoro serissimo”. Così Armando Siri, sottosegretario ai Trasporti, in un’intervista al Corriere. “Il presidente – dice- è stato un efficace mediatore, ha difeso gli interessi del popolo italiano al tavolo dei partner europei e lo ha fatto con grande competenza e convinzione. Ed ha dimostrato sempre grande coerenza rispetto alla cornice degli impegni previsti dal contratto di governo”.

Il sottosegretario ai trasporti difende il Governo dalle critiche

E ancora: “Tutto il governo, il presidente del Consiglio e i due partiti che sono gli azionisti principali del governo hanno dimostrato di saper trovare una sintesi opportuna senza creare inutili strappi ma senza neppure abdicare ai propositi che ci eravamo dati”. E infine: “Mi auguro che entro giovedì si concluda il lavoro della commissione in Senato, poi approderà all’Aula. Entro la fine dell’anno, avremo la terza lettura alla Camera. D’altronde, l’impianto della manovra è ormai determinato. E risponde ai due grandi propositi: sostenere la crescita resa difficile dal quadro internazionale e aiutare la coesione sociale di cui c’è tanto bisogno. Quanto, e forse più, dei saldi del bilancio”

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