Meloni (Fdi) all’opposizione del governo Conte. Ma il suo vero nemico è Berlusconi

La leader di Fratelli d’Italia non esclude voti favorevoli sui singoli provvedimenti, piuttosto le serve una exit strategy dall’abbraccio mortale con l’ex cavaliere

Giorgia Meloni in auto
Giorgia Meloni in auto

ROMA (Gianluca Rocca)Giorgia Meloni (Fdi) conferma la sua opposizione al governo Conte, ma lascia aperti piccoli spiragli, dicendosi pronta a votare favorevolmente i singoli provvedimenti. Per esempio quelli che Salvini ha inserito nel contratto con il M5S e quindi mutuati dal programma elettorale del centrodestra. Piuttosto, quello che veramente serve alla leader di Fratelli d’Italia è una buona scusa per abbandonare il morente partito di Silvio Berlusconi. Quello dell’ex cavaliere è un abbraccio mortale, dal quale solo Salvini è riuscito a liberarsi in tempo e con un ritorno di immagine vincente. Lo provano i risultati in Val D’Aosta: solo la Lega è risultata vincente, M5S al secondo posto e Pd, Forza Italia e Fdi praticamente azzerati.

Le parole della Meloni: “Valuteremo i singoli provvedimenti”

“Anche dopo il nostro incontro di ieri con Giuseppe Conte – ha detto la Meloni – confermiamo che non voteremo la fiducia. Conte è un presidente del Consiglio indicato dal M5S, che ha in testa delle priorità del M5S e la maggioranza degli italiani non ha votato il centrodestra per ritrovarsi al governo il M5S. Io non lo considero rispettoso”. Ma ecco lo spiraglio: “Dopodiché adesso il governo arriverà in Aula, comincerà a lavorare e valuteremo i singoli provvedimenti e se saranno provvedimenti che ci rispecchiano, li voteremo”.

Il ‘nodo Savona’

Lo spiraglio diventa ancora più aperto sul possibile ministro dell’Economia: “Considero Savona assolutamente un ottimo potenziale ministro dell’Economia e mi dispiace questa difficoltà di Mattarella a nominarlo. Segnalo, sommessamente, al Presidente Mattarella, che abbiamo avuto in passato ministri della Repubblica ben meno degni”.

L’addio a Berlusconi unica possibilità di riscatto

Dire addio all’ex cavaliere sarà l’unica possibilità di riscatto per Fratelli d’Italia. Lo aveva capito anche Gianfranco Fini, ma troppo tardi. Meloni, forte di questa esperienza, potrebbe avere qualche chance solo muovendosi per tempo. Del resto Berlusconi e la sua Forza Italia non hanno mai rappresentato la destra, e uscire dal suo abbraccio mortale sarebbe l’unico modo per affrancare, dopo 20 anni, un’intera area politica. Un aiuto, in questo senso, alla Meloni potrebbe arrivare dal famoso Partito della Nazione. I soci del Patto del Nazareno, Renzi e Berlusconi, non hanno ancora abbandonato del tutto l’idea di formare un unico partito di centro: a destra non aspettano altro. A sinistra anche.

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