Napoli, senti Mertens: “Mai in Cina”. Il belga jolly offensivo per Ancelotti

Il belga allontana l'ipotesi asiatica: "Kat non vuole, a Napoli sto bene"

Mertens allontana la Cina
Andreas Solaro/Foto LaPresse - Dries Mertens

NAPOLI – C’è chi dice no. Alla Cina, alla valanga di milioni che si porta in dote. Dries Mertens e il Napoli, un idillio che non dovrebbe rompersi. Mentre per Marek Hamsik la cessione sembra lo scenario più probabile, il belga ha allontanato l’ipotesi di andare a misurarsi col calcio asiatico.

Cina, no secco di Mertens: “A Napoli sto bene”

Dal ritiro della Nazionale belga, l’attaccante partenopeo ha smentito l’ipotesi di una sua partenza per la Cina: “Non giocherò mai in Cina, mia moglie Kat non vuole che arriviamo fin lì”. Insomma, una chiusura netta. Nonostante lo stesso Mertens ammetta di aver ricevuto offerte importanti: “Ho avuto la possibilità di andare a giocare in Cina, anche perché in due anni puoi guadagnare i soldi di un’intera carriera”. Quindi il Napoli, al quale è legato da un contratto fino al 2020: “Ho ancora due anni di contratto e a Napoli sto molto bene”. Ma sulla permanenza al 100%, Dries non si sbilancia: “Vediamo che succede”. 

Il belga jolly offensivo per Ancelotti

Le parole di Mertens sembrano rassicurare i tifosi del Napoli, anche se la clausola di appena 28 milioni di euro inserita nel suo contratto non autorizza a dormire sonni tranquilli. In ogni caso, è la volontà del calciatore a contare. E se l’ex Psv dovesse restare all’ombra del Vesuvio, si aprirebbero scenari interessanti dal punto di vista tattico. Carlo Ancelotti, si sa, è un allenatore a cui piace cambiare. Addio al modulo fisso in stile sarriano, il Napoli del prossimo anno potrà adottare più soluzioni. E Mertens è il jolly da giocarsi in avanti. Con Milik tornato a pieno regime, il belga potrebbe tornare a giocare sull’esterno nel 4-3-3. A destra o a sinistra, per Dries non cambia molto, facendo del dribbling e dell’esplosività il suo punto di forza. Altro modulo caro a Re Carlo è il 4-2-3-1. E qui, Mertens può giocare davvero ovunque. Intriga la possibilità di vederlo da trequartista, libero di agire alle spalle della prima punta. Soluzione praticabile anche nel caso in cui Ancelotti dovesse proporre il tradizionale albero di natale, con Insigne e Mertens alle spalle di Milik nel 4-3-2-1.

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