Migranti, Carfagna: “No aiuti a chi lucra sulla disperazione”

"Oggi ricordiamo 'l’altro volto' dell’immigrazione, il più tragico: la condanna a morte di migliaia di esseri umani finiti nelle mani della tratta con l’illusione di un facile approdo in Occidente".

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse

ROMA – “Oggi ricordiamo ‘l’altro volto’ dell’immigrazione, il più tragico: la condanna a morte di migliaia di esseri umani finiti nelle mani della tratta con l’illusione di un facile approdo in Occidente. Conosciamo le loro storie dai racconti dei superstiti: le violenze, la prigionia, gli stupri, il sequestro, i riscatti chiesti alle famiglie, e infine imbarchi di massimo rischio dove il naufragio è quasi una certezza.

Il blocco di ogni aiuto ai Paesi che tollerano, e talvolta sostengono, i trafficanti di esseri umani è un dovere morale prima che politico. L’Italia e l’Europa devono tener fermo un doppio principio: salvare chi rischia la vita in mare; bandire da ogni relazione e sostegno chi lucra sulla disperazione e si arricchisce con i cosiddetti ‘viaggi della speranza’, in realtà incubi di violenza e lutto”. È quanto afferma Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in un messaggio inviato al sindaco di Lampedusa Totò Martello in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.

LaPresse

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