Migranti, Conte ‘strega’ Macron. Il presidente francese: sì agli hotspot in Libia e Niger

L'inquilino dell'Eliseo d'accordo col premier italiano: l'Unione Europea deve fare di più e meglio sulla questione migranti e non vanno penalizzati gli Stati per la loro posizione geografica

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Parigi da Emmanuel Macron
Foto Palazzo Chigi/Filippo Attili/LaPresse

PARIGI – Il premier Giuseppe Conte è volato da Macron a Parigi con una proposta sui migranti: hotspot in Paesi del Nord Africa come Libia e Niger. L’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron si è tenuto all’Eliseo. La proposta è trapelata da fonti governative ed è normale che al centro del ‘bilaterale’ ci sia la questione migranti. Del resto è la questione per la quale la Francia ha rischiato l’incidente diplomatico rendendosi protagonista di gravi accuse al nostro Paese per la gestione del caso Aquarius. Solo una telefonata di scuse a Conte ha impedito che saltasse il tavolo di oggi.

Un incontro assolutamente positivo, visto che i leader di Italia e Francia sembrano essersi trovati d’accordo su diversi punti da affrontare in futuro e sulla necessità di portare la questione sui tavoli europei, attuando un fronte comune per cambiare l’attuale situazione.

Gli hotspot

L’ipotesi degli hotspot in Africa del Nord sarebbe legata all’obiettivo di bloccare o comunque limitare le partenze dei ‘barconi della speranza’ e quindi del rischio di morte in mare di centinaia di migliaia di persone. Il nodo migranti sarà centrale anche nel prossimo consiglio europeo dei prossimi 28 e 29 giugno. Sul tavolo ci sarà quindi una nuova ipotesi di riforma del patto di Dublino. Conte tornerà in Italia con il successo, già ottenuto, di fare dell’immigrazione un problema dell’Europa e non solo dell’Italia.

Accolta la proposta del premier Conte

Asse con la Francia sui migranti? Forse sì. La proposta di Conte relativa agli hotspot è stata accolta molto positivamente da Macron. Il presidente francese ha ‘rimproverato’ l’Unione Europea: “E’ mancata su migranti e zona Euro, sono sfide che vanno affrontate con riforme importanti. Sulla questione dei migranti dobbiamo adottare risposte europee e non nazionali. Serve una profonda riforma delle regole di Dublino per migliorare responsabilità e divisione” dei migranti. Infine Macron dà il colpo di grazia all’Ue: “Il sistema odierno non funziona perché non dà risultati soddisfacenti. Serve solidarietà e bisogna trovare un modo per non penalizzare gli Stati per la posizione geografica“.

Clima disteso. Fa retromarcia anche il premier francese Philippe

Anche il primo ministro francese, Edouard Philippe, smorza i toni dopo gli affronti dei giorni scorsi. Si dice felice degli scambi Francia – Italia e si dice certo “che saranno di grande intensità“. E il segnale che la ‘ricetta Salvini’ stia funzionando si evince anche dalle dichiarazioni che lo stesso Philippe ha rilasciato ad una radio francese: “Abbiamo detto alla Spagna che siamo pronti ad aiutarla. Gli spagnoli vogliono accoglierli e, se alcune persone potranno beneficiare dello status di diritto d’asilo, studieremo i loro casi“.

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