Migranti, Federconsumatori: mettere in sicurezza chi vive in baraccopoli

La prefettura di Reggio Calabria, nonché il Governo stesso, sono chiamati a mettere in sicurezza migliaia di vite che, in quella baraccopoli, sono appese ad un filo". E' quanto si legge in una nota di Federconsumatori.

Milano, 3 dic. (AWE/LaPresse) – “Il tragico incendio avvenuto nel campo di San Ferdinando, che ha visto la scomparsa di Suruwa Jaithe, pone le istituzioni di fronte ad una scelta urgente e necessaria. La prefettura di Reggio Calabria, nonché il Governo stesso, sono chiamati a mettere in sicurezza migliaia di vite che, in quella baraccopoli, sono appese ad un filo”. E’ quanto si legge in una nota di Federconsumatori. “Nel corso degli anni – continua – sono numerosi gli incendi e le morti che si sono susseguite, causate da fiamme divampate da bracieri accesi per scaldarsi, da tentativi di procurarsi delle lamiere per coprire la propria baracca. Tentativi disperati di proteggersi dal freddo, che troppo spesso mettono a rischio vite già messe a dura prova da stenti e lavori inumani”.

dunque

Per Federconsumatori “sgomberare il campo, come è stato prospettato, è una soluzione possibile solo nel momento in cui venga prevista una adeguata accoglienza, dignitosa ed umana, a tutti i cittadini che vivono accampati a San Ferdinando. Non si può né si deve aspettare che avvengano altri drammatici episodi. Il Decreto Sicurezza in tal senso – conclude la nota – non risolve il problema, anzi peggiore la situazione. È indispensabile pensare in termini di integrazione, mettendo al bando ogni forma di odio e discriminazione”.

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