Migranti, Meloni: “Reazione di Parigi aggressiva e ingiustificata”. Ma Francia insiste, con Italia rotta fiducia

“Aggressiva”, “incomprensibile”, “ingiustificata”. Giorgia Meloni definisce così la reazione del governo francese innescata dal caso della Ocean Viking. Mentre i 230 migranti a bordo vengono fatti sbarcare nel porto di Tolone, la presidente del Consiglio affronta la questione in conferenza stampa evidenziando che la nave della ong Sos Méditerranée “è la prima che abbia mai attraccato in Francia”, mentre in Italia sono già arrivati dall’inizio dell’anno quasi 90mila migranti.

Non solo, la premier ricorda che nell’accordo sui ricollocamenti, cui aderiscono 13 Paesi europei, “si prevede che dovrebbero essere ricollocate circa 8mila persone, meno del 10%. Ne sono state ricollocate finora 117, 38 in Francia. Qualcosa in questo meccanismo non funziona”. A Parigi, tuttavia, continuano a pensarla diversamente tanto che per la sottosegretaria francese agli Affari europei, Laurence Boone, col mancato via libera allo sbarco da parte del governo italiano alla Ocean Viking, si è verificata “una rottura di fiducia perché c’è stata una decisione unilaterale che mette delle vite in pericolo e che non è conforme al diritto internazionale”.

Ad entrare nel dibattito sui numeri, poi, c’è anche l’ambasciatore tedesco in Italia, Vikroe Elbling, che via Twitter scrive: “L’Italia fa tanto in termini di migrazione ma non è da sola”. Lo testimoniano i dati Eurostat riportati nel ‘cinguettio’ social: “154.385 i richiedenti asilo in Germania nel periodo gennaio-settembre 2022, 110.055 in Francia, 48.935 in Italia. Sono rispettivamente lo 0,186% della popolazione tedesca, lo 0,163% della popolazione francese e lo 0,083% della popolazione italiana”.

In una sorta di botta e risposta a distanza sull’asse Roma-Parigi, Meloni tiene però il punto e anzi, rispondendo a chi le domanda se il governo stia pensando di integrare la propria politica in tema migranti, magari con la confisca delle navi, spiega che “sicuramente ci saranno nuovi provvedimenti”. E il motivo per la premier è semplice: “Io credo che la situazione non si può più gestire come è stato fatto finora. Tutte le navi delle ong che vanno in giro per il Mediterraneo vengono portate in Italia. Ma non c’è scritto in nessun accordo che l’Italia deve essere l’unica porta d’Europa per l’immigrazione”.

La linea del governo quindi è chiara: “Noi non siamo più in grado di occuparcene, mi pare sia sotto gli occhi di tutti, e abbiamo avuto anche mandato di gestire questa materia in un modo diverso”. La difesa dei confini italiani, però, stavolta viene abbinata a quella delle frontiere continentali. “L’unica soluzione comune possibile e seria, che ho proposto anche parlando con Macron – dichiara Meloni – è la difesa dei confini esterni dell’Ue” attraverso una missione europea per capire come bloccare le partenze, ragionando con i paesi del nord Africa, distribuendo equamente solo i rifugiati nei 27 paesi europei.

Insomma provando a costruire una soluzione condivisa, come già fatto dall’Europa quando “ha utilizzato miliardi di euro per trattare con la Turchia per gestire la rotta dei migranti che arrivava da est”. “Noi italiani abbiamo partecipato con centinaia di milioni di euro a questo obiettivo – ricorda Meloni –. In alcuni casi si fa e in altri no? La questione è stabilire che tutti hanno gli stessi diritti all’interno dell’Ue. L’Europa potrebbe anche decidere di affrontare questa materia isolando l’Italia ma io credo che sarebbe meglio isolare gli scafisti”.

Tornando al caso della Ocean Viking, infine, Meloni ritiene ci siano state a un certo punto “delle incomprensioni” con Parigi, che hanno poi prodotto la veemente reazione francese. “Cosa è accaduto? La Francia – spiega la premier – aveva dichiarato che avrebbe accolto la nave e non avrebbe fatto una selezione. Questa notizia non è stata smentita per circa otto ore, e quindi io dopo otto ore ho detto ‘grazie, un gesto di solidarietà’. Non so come loro lo hanno interpretato perché non so se la notizia sia stata inventata o se invece è cambiata intanto la posizione del governo francese, io semplicemente facevo un gesto distensivo. Queste sono tutte cose che poi sono state chiarite”. Eppure la tensione con Parigi continua ad essere alta.(LaPresse)

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