Migranti, Ocean Viking a Tolone: guerra fredda Italia-Francia

Migrants wait to be rescued off the coast of Lampedusa, Italy on Monday Jan. 24, 2022. Seven migrants have died and some 280 have been rescued by the Italian Coast Guard after they were discovered in a packed wooden boat off the coast of the Italian island of Lampedusa. (AP Photo/Pau de la Calle)

ROMA – E’ guerra fredda tra Roma e Parigi dopo che il Viminale ha chiuso le porte all’Ocean Viking, la nave della Ong Sos Méditerranée con 230 persone a bordo tra cui 57 sono bambini costretta a dirigersi a Tolone dove ha appena attraccato. Una situazione che ha ulteriormente irrigidito i rapporti tra i due Paesi.

Guerra fredda
La sottosegretaria francese agli Affari europei, Laurence Boone ha stigmatizzato il comportamento dell’esecutivo targato FdI: “C’è una rottura di fiducia con l’Italia – ha dichiarato – perché c’è stata una decisione unilaterale che mette delle vite in pericolo e che non è conforme al diritto internazionale”. Esaustiva la risposta di Meloni sugli sbarchi: “Noi non siamo più in grado di occuparcene e abbiamo un mandato per occuparcene in modo diverso. Credo che oggi il tema sia come l’Ue debba affrontare questa materia: potrebbe scegliere di isolare l’Italia, io penso che sarebbe meglio isolare gli scafisti”.

Serve soluzione europea
E sulla questione la premier Meloni ha aggiunto: “Ora tre cose possiamo fare: possiamo decidere che siamo l’unico porto d’Europa ma non sono d’accordo, non ho avuto questo mandato. Ipotesi due: non credo che si debba litigare ogni volta con Francia, Grecia… Unica soluzione comune, e ne ho parlato con Macron, Germania e Ue, è la difesa dei confini esterni dell’Ue, bloccare le partenze, aprire hotspot. Abbiamo speso milioni di euro per aiutare la Turchia, ora serve una soluzione europea”.

La risposta
A Giorgia Meloni ha fatto eco il presidente del Ppe, Manfred Weber, dopo il faccia a faccia con la premier italiana: “Italia e Francia – ha detto – devono trovare un comune accordo sulle grandi sfide davanti a noi, e tutti devono rispondere alla sfida delle migrazioni. Quello che ci serve è una soluzione europea, non ci servono battaglie fra Italia e Francia, o altri Paesi. Questa soluzione deve combinare due aspetti: un rigido e forte controllo alle frontiere, come abbiamo fatto al confine fra Turchia e Grecia; il secondo è la solidarietà, l’Italia non può essere lasciata sola, bisogna mostrare solidarietà a livello europeo”.

Rafforzate le frontiere
E la Francia mette il muso all’Italia e rafforza i controlli alla frontiera. Oltre dieci i punti in cui l’Eliseo ha deciso di incrementare le restrizioni, compresi i passaggi di montagna con l’impiego di oltre 500 gendarmi giorno e notte. “Si tratta – ha spiegato l’Afp facendo riferimento alla polizia locale – di controllare le stazioni, gli assi secondari soprattutto di Mentone, ma anche Sospel o Breil-sur-Roya, assi autostradali, in particolare l’A8, le uscite e i pedaggi sulle autostrade”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome