Migranti, una strage dopo l’altra ma Salvini non cambia idea: “Non sono complice delle Ong”

Intanto ieri la Sea Watch ha salvato dal mare altre 47 persone

in foto Matteo Salvini

ROMA – Il ministro degli Interni Matteo Salvini dà il buongiorno ai suoi follower con un post pubblicato dal suo account Facebook in cui torna a parlare del tema dei migranti. Il vicepremier tiene a precisare la sua decisa posizione a riguardo, lanciando un’inevitabile frecciatina a chi invece prova strenuamente ad imboccare la strada dell’accoglienza.

Salvini, il post contro gli sbarchi

“Io non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in ARMI e DROGA, e delle Ong che non rispettano regole e ordini.” comincia così il post pubblicato questa mattina da Salvini. Il leader della Lega va dritto al punto, tagliando fuori dalla sua dissertazione tutto quel che riguarda la sofferenza patita dalle vittime di quegli stessi trafficanti che Salvini intende denunciare. Fatto ciò, sferra la contromossa politica. “Quanto a certi sindaci e governatori di PD e sinistra“, si legge nel post, “anziché denunciare la presunta violazione dei “diritti dei clandestini”, dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio. Sbaglio? “.

La Sea Watch salva altre 47 persone

E’ così che Salvini decide dunque di commentare la spaventosa strage di migranti avvenuta ieri al largo della Libia, dove 117 persone sono morte in mare tentando di raggiungere un posto migliore del loro maledetto paese. Intanto, solo ieri altri tre gommoni sono stati avvistati al largo di Tripoli. Due sono stati riportati in Libia, mentre un altro con a bordo 47 migranti è stato soccorso dalla Ong tedesca Sea Watch, che resta di nuovo in attesa di indicazioni dalle autorità per un porto sicuro. 

Si rischia un nuovo braccio di ferro Salvini-migranti

A un passo da un nuovo braccio di ferro Salvini-migranti, ieri il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che quando non sarà più presidente del Consiglio “mi dedicherò al diritto penale per perseguire i trafficanti e assicurarli alla Corte Penale internazionale“.
Una dichiarazione vuota, che non aggiunge né toglie nulla al mare di indifferenza con cui il ministro dell’Interno allaga il nostro paese.
Intanto, le persone continuano a morire in mare come insetti. Il leader leghista, dopo il post contro gli scafisti, ha poi pubblicato un selfie con le tagliatelle all’uovo fatte in casa. Esclusivamente made in Italy.

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