Migranti, von der Leyen a Lampedusa

Metsola: "Serve una risposta comune". Francia solidale con Roma, la "preoccupazione" di Berlino

European Commission President Ursula von der Leyen listens to questions during a media conference, after a virtual G-7 meeting on the ongoing crisis in Afghanistan, at the European Council building in Brussels, Tuesday, Aug. 24, 2021. G-7 leaders met Tuesday, in virtual format, for crisis talks on Afghanistan. The country's burgeoning refugee crisis, the collapse of its government and fears of a resurgence in Afghan-based terrorism have left the G-7 allies scrambling and threaten the unity of the bloc. (AP Photo/Francisco Seco)

L’Ue in prima linea per l’emergenza migranti a Lampedusa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si recherà in visita sull’isola dopo aver accettato l’invito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al momento “non c’è ancora un’indicazione sui tempi”, ha spiegato una fonte qualificata Ue a LaPresse. Al di là delle tempistiche, quello che è certo è che, per Bruxelles, quella dei migranti è una questione che va risolta “insieme”. “Lampedusa è Europa. E l’Europa deve rispondere insieme a questa tragedia umana”. È il messaggio che arriva dalla presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, dopo un colloquio con la premier Meloni. “Il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo è indispensabile. Urgente“, ha sottolineato Metsola.

Francia “solidale con Roma”

Tra molti Stati membri, del resto, c’è un pensiero condiviso sulla necessità di agire collettivamente per arginare quella che viene sempre più percepita come un’emergenza, proprio in considerazione della preoccupazione rappresentata dalla situazione di Lampedusa. È il caso della Francia che si dice “solidale” con Roma, mentre da Berlino arrivano segnali più distensivi dopo lo strappo sul meccanismo di accoglienza volontaria. “Abbiamo un dovere di solidarietà europea“, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, assicurando che le decisioni sulla gestione dei richiedenti asilo “saranno prese con l’Italia”. Macron ha anche sottolineato la necessità per l’Europa di proteggere meglio le sue frontiere e di lavorare con più intensità per impedire alle persone di lasciare l’Africa e il Medioriente. “Questa situazione dimostra che l’immigrazione è un fenomeno che riguarda tutti gli europei”, ha detto il presidente francese. Parigi sta agendo con determinazione sulla situazione di Lampedusa, tanto che il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha convocato una riunione sulla crisi in corso sull’isola (dove giovedì sera è giunta la politica francese di estrema destra Marion Maréchal Le Pen, numero due del partito Reconquête di Éric Zemmour e nipote di Marine Le Pen). Darmanin ha poi avuto “una lunga discussione con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con il quale ha concordato di lavorare di comune accordo per “intensificare in modo significativo la prevenzione delle partenze dei migranti e la lotta ai trafficanti di esseri umani”.

La “preoccupazione” di Berlino

La situazione di Lampedusa è vista “con preoccupazione” anche da Berlino. Il governo tedesco ha, al momento, confermato che l’accoglienza volontaria dei richiedenti asilo in base al meccanismo europeo di solidarietà da parte della Germania tornerà attiva quando l’Italia riprenderà i regolamenti della Convenzione di Dublino. Il governo tedesco ha spiegato di aver voluto mandare un “segnale” con la decisione di sospendere l’accoglienza volontaria dall’Italia. Allo stesso tempo, Berlino ha assicurato che con “i nostri amici a Roma”, si troverà il modo per riprendere lo scambio che terrà conto del meccanismo di solidarietà e della Convenzione di Dublino. Lampedusa rappresenta un moltiplicatore dei timori per l’aumento dei flussi migratori alle frontiere Ue. Vienna, ad esempio, è intenzionata a intensificare i controlli al Brennero in considerazione della situazione sull’isola, come spiegato dal ministero dell’Interno austriaco, che ha detto di essere in contatto con le autorità italiane e, tramite il ministro Gerhard Karner, ha chiesto alla Ue “procedure rapide alle frontiere esterne e rimpatri”.

LaPresse

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