Milano, figlio Ventura: uno mi ha provocato, mai visto prima

Tre ragazzi, che poi sono stati fermati dalle polizia, discutevano con un amico di Niccolò Bettarini, quando uno di loro, "basso, magro" che "indossava una polo di colore arancione e aveva la carnagione olivastra, capelli scuri, corti e una garza sul braccio sinistro"

Foto LaPresse - Fabio Delfino
Milano, 5 lug. (LaPresse) – Tre ragazzi, che poi sono stati fermati dalle polizia, discutevano con un amico di Niccolò Bettarini, quando uno di loro, “basso, magro” che “indossava una polo di colore arancione e aveva la carnagione olivastra, capelli scuri, corti e una garza sul braccio sinistro” gli si è avvicinato e gli ha ripetuto 4 volte la frase “Hai gli orecchini uguali ai miei” e poi “mi ha dato alcuni buffetti sulla faccia cercando di provocarmi – ha raccontato il 19enne agli inquirenti – io ho provato a respingerlo, ma mi sono trovato immediatamente in mezzo a più di 10 persone e non ho capito più nulla”.

i dettagli

Agli inquirenti Bettarini ha detto di essere “in grado di riconoscere le persone” che ha descritto “anche se non li avevo mai visti in precedenza”. All’inizio “credo di aver sentito una voce che mi diceva ‘ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo’”, ha fatto mettere a verbale il ragazzo. E anche per questo il gip Stefania Pepe ha riconosciuto l’aggravante contestata dal pm dell’aver “agito per motivi abietti (in quanto discriminatori) e futili, quali essere ‘il figlio di Bettarini'”. Il 19enne ha provato anche a “scappare” ma un giovane con “diversi tatuaggi”, in particolare, si è scagliato contro di lui. Dalle indagini è emerso che si tratterebbe di Davide Caddeo, il presunto accoltellatore. Quando poi il 19enne era a terra, gli amici e la fidanzata hanno cercato di difenderlo. Anche la ragazza è stata picchiata e “le èarrivato un calcio in faccia dal ragazzo tatuato”. Un altro amico, poi, “ha tamponato le mie ferite con la sua maglietta”.

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