Morto in cella, rivolta nel carcere di Poggioreale

NAPOLI – Rivolta nel padiglione Roma nel carcere di Poggioreale, dopo la morte di un detenuto.
Massimo Altieri, 41 anni, è stato trovato morto in cella. Secondo la polizia penitenziaria, si è suicidato con la bomboletta del gas. Indagini in corso. Intanto tutto il padiglione Roma è in protesta: chi soffre dei disagi, deve essere adeguatamente assistito e può essere curato bene solo fuori dal carcere. Insomma, secondo i reclusi i casi sarebbero diversi. E hanno chiesto all’avvocato Fabrizio De Maio del foro di Lagonegro di raccogliere l’appello.
I detenuti fanno sapere di essere pronti a manifestare. Non è chiaro in che modo. Ma l’obiettivo è attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. Massimo Altieri era appellante, cioè attendeva la seconda fase del giudizio. Non aveva sentenze definitive ed era ancora giudicabile.
Era recluso da pochi mesi per un piccolo reato. Avrebbe inalato il gas della bomboletta, che tutti hanno per cucinare.
“Ci sentiamo abbandonati – hanno gridato i detenuti – non siamo abbastanza seguiti. Non si può morire così in carcere a 41 anni. E serve fare qualcosa. Qui dentro c’è rabbia per quello che è successo. Non deve riaccadere più. In un istituto penitenziario così grande ci sono solo due medici, come possono seguire tante persone?”. Le parole affidate all’avvocato Fabrizio De Maio.
Non è la prima volta che i reclusi protestino. Ed è possibile che nelle prossime ore manifestino nel padiglione Roma, dopo la morte del 41enne.
Intanto sul decesso sono in corso accertamenti della polizia penitenziaria e della Procura.
Gli agenti hanno ascoltato a lungo i compagni del detenuto e le persone, che avevano prestato i primi soccorsi.
Il 41enne sarebbe stato trovato morto nella cella. Poi l’allarme alle forze dell’ordine e al 118. Ma non c’è stato nulla da fare. E i sanitari hanno dovuto constatare la morte del 41enne.

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