Movida, dopo gli spari arrivano gli incendi

Movida, dopo gli spari arrivano gli incendi
Movida, dopo gli spari arrivano gli incendi

NAPOLI – Da “movida di piombo” a “movida di fuoco”, il passo è stato breve. Una settimana dopo gli spari a Chiaia, dove un commando su uno scooter ha aperto il fuoco seminando il panico in via Cuoco, sulla scena del by night napoletano fanno il proprio ingresso gli incendi. Teppisti o veri e propri criminali? Non si esclude nulla, al momento, ma non è nemmeno detto che le due piste non abbiano un’unica origine. Potrebbe trattarsi di un disegno criminale progettato a tavolino dei clan del centro, dalle cosche che nutrono interessi economici sulla movida. La notte tra sabato e ieri, quella in cui Napoli avrebbe dovuto dare una risposta positiva dopo i fatti di Chiaia, è stata segnata da due incendi sospetti. Due episodi avvenuti quasi in simultanea. In piazza Carolina, a due passi da piazza del Plebiscito, le fiamme hanno distrutto alcuni scooter parcheggiati lungo il marciapiede. Il tutto sotto gli occhi di decine di giovanissimi. Qualcuno impietrito, qualcun altro divertito, un po’ come era accaduto sette sere prima ai ‘muretti’ di Chiaia, dove oltre alle urla, durante gli spari, qualcuno se la rideva di gusto. Tornando a ieri notte, la scena di largo Carolina si è ripetuta in via Cisterna dell’Olio, strada dove ha sede il cinema Modernissimo. Ed è proprio all’esterno del teatro che hanno preso fuoco due automobili.

Due incendi nella stessa notte e a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro: quanto basta per aprire un nuovo caso. 

“Non sappiamo ancora nulla, ma la cosa ci preoccupa – dicono dal Comitato Vivibilità Cittadina a proposito dell’episodio di via Cisterna dell’Olio – Speriamo che sia un incidente e non ci sia la mano della camorra in questo grave fatto che turba la serenità di molte famiglie. Sappiamo che nell’area interessata c’è una battaglia tra residenti e commercianti che per effetto della ‘tavolinizzazione’ della folla e del caos sono in contrasto tra loro. Ciò accade perché non c’è l‘istituzione che regola i rapporti. Fanno impressione i cori da stadio per l’incendio di giovani che esultano non si capisce bene per cosa se non per la loro stoltezza”. “Non ci pare che la situazione sia proprio sotto controllo”, commentano, invece, dal Comitato Chiaia Viva e Vivibile in merito all’incendio di piazza Carolina. Saranno le indagini delle forze dell’ordine a chiarire le vicende. Resta, tuttavia, un asfissiante senso di inquietudine che si respira nei luoghi per antonomasia del divertimento. 

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