Movida violenta a Caserta

Rissa tra giovani in centro, il comitato No Degrado: “Nessuna volontà di contrastare i teppisti”. Un 17enne è stato denunciato e segnalato per il Daspo urbano. Ferito un poliziotto intervenuto per sedare la lite

Alcuni giovani si sono azzuffati violentemente sotto gli occhi spaventati dei passanti. E’ l’ennesima rissa del sabato sera Stavolta l’episodio si è verificato in via sant’Agostino: il weekend del capoluogo continua a trasformarsi in teatro di una violenza incomprensibile, quella giovanile, quella di una movida fuori controllo. Un 17enne, stando alle prime ricostruzioni del caso, ha aggredito un ragazzino di 15 anni. A fermarlo gli agenti della questura di Caserta, che lo hanno denunciato per i reati di aggressione, violenza e oltraggio e pubblico ufficiale e segnalato per il provvedimento del Daspo urbano. Uno dei poliziotti intervenuti per bloccarlo, originario di Marcianise, ha riportato una ferita al torace e portato in ospedale per ricevere le cure necessarie. “Se non si tratta di una gara c’è qualcosa che non va – sono le parole di Rosi di Costanzo, presidente del Comitato No Degrado, No Movida Selvaggia – Se c’è questa criticità è perché per anni non c’è stato un piano. Per puro caso sono stati chiamati i carabinieri e per puro caso il ragazzo è stato trovato. Il Comune non fa rispettare neppure le regole che esso stesso ha emanato. Locali che non mantengono le distanze per tavolini e installazioni sui marciapiedi. Il regolamento non viene rispettato per occupazione di suolo pubblico e inquinamento acustico. Non c’è una volontà di fermare questo fenomeno. Il Covid, invece di aiutare a fare meglio, ha peggiorato la situazione. Un commercio poco sano attrae avventori poco sani. I controlli devono esserci dall’apertura delle saracinesche. il problema è dei nostri figli: lasciamo il sabato sera in mano ai teppisti. L’unico rammarico è che ad aver sofferto è stato l’unico esercente a cui hanno distrutto la vetrina, che vende casalinghi”. Un copione che si ripete ogni volta e con poche differenze. Un film la cui debole trama è sempre la stessa, poco originale, quella basata sui ‘futili motivi’ del litigio. Un apprezzamento nei confronti di una ragazza. Un commento fatto in un momento sbagliato. Una spalla che urta una ‘persona sbagliata’. Da uno sguardo a una parola di troppo, una provocazione a cui viene risposto con una spinta, una strattonata che si trasforma in uno schiaffo. Una situazione che preoccupa anche gli esercenti della movida. “Durante l’ordinanza i controlli ci sono stati – dichiara Dario Merola de Il Manutengonlo Uain Bar – ma non hanno avuto effetto se non quello di influire sui commercianti. Terminata l’ordinanza sono crollati. Ad averci sofferto sono stati soprattutto i locali ma il problema non è stato comunque risolto e la situazione non è migliorata. Se il grosso dispiegamento di forze fosse stato distribuito durante tutto il periodo saremmo stati coperti. La pandemia ha esasperato i giovani e l’amministrazione non riesce ad accorgersene”.

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