Muore neonato, medici denunciati

Michel in preda alle contrazioni aveva raggiunto la clinica per partorire, ma il piccolo non ce l’ha fatta. Antonio, il compagno della donna, si è rivolto ai carabinieri per far luce sulla tragedia avvenuta a Pineta Grande

MONDRAGONE – Una giovane va in clinica per partorire, per dare alla luce una nuova vita. Ed invece il bimbo che sarebbe dovuto nascere (e chiamarsi Francesco come il nonno), muore. E il compagno della donna che ha perso il piccolo, per avere giustizia e far chiarezza su quanto accaduto ha deciso di sporgere denuncia. Sarebbe dovuta essere una giornata di gioia. L’azzurro avrebbe dovuto trionfare nelle case di Antonio D’Annolfo e Michel Stasi. Lui 18enne operaio, lei 19enne baby sitter. Stanno insieme da diverso tempo e avevano il sogno di costruirsi una famiglia. Immensa la gioia quando 9 mesi fa, hanno saputo che Michel era in attesa di un bimbo. Avevano preparato il corredino, fatto i primi acquisti per il nascituro ma ieri si è verificata concretizzata una vera e propria tragedia.

Michel, alle prime ore dell’alba, è stata accompagnata da Antonio presso la clinica Pineta Grande di Castelvolturno. Nella notte erano aumentate le contrazioni, non c’era tempo per arrivare all’ospedale di Cassino dove lavora il ginecologo della coppia, per cui Antonio ha deciso di portarla al più vicino ospedale. Michel sentiva scalciare il suo bambino. Contrazioni a parte, sembrava fosse tutto nella norma. L’ansia, quella che però precede una gioia, iniziava a salire. Probabilmente di lì a poco avrebbe stretto tra le sue braccia il suo bambino.

Arrivata alla clinica, la giovane 19enne è stata sottoposta a tampone. Dopo l’esito è entrata in reparto dove è stata ricoverata per i controlli del caso. Il compagno è riuscito anche a contattarla. Gli ha raccontato di stare bene e di sentire il battito del cuore del loro piccolo. Poi la telefonata si è interrotta.

E’ passato del tempo, si attendevano notizie. Così il papà di Antonio è riuscito a mettersi in contatto con il reparto da dove, – come si evince dalla denuncia sporta da D’Annolfo al comando dei carabinieri di Mondragone – un sanitario ha rassicurato loro sulle condizioni di mamma e piccolo anche se il parto non era ancora avvenuto. Circa un’ora dopo, un medico ha informato Antonio del decesso del bambino, probabilmente a causa di un infarto o di problemi legati al cordone ombelicale. Michel ha avuto un parto naturale. Una doccia fredda per Antonio e per tutta la famiglia. Una notizia che ha spezzato il cuore non solo dei genitori ma anche di quanti da 9 mesi si stavano preparando all’arrivo di una nuova vita. La coppia, di Mondragone, ha indicato un legale di fiducia, l’avvocato Benito Di Siero che procederà a nominare un consulente di parte che assisterà all’autopsia che sarà eseguita sul corpicino del piccolo angioletto nelle prossime ore. Ovviamente la denuncia è stata sporta nei confronti del personale sanitario che ha avuto in cura Michel. L’esito degli esami sul piccolo saranno resi noti tra alcuni mesi e solo allora si capirà se c’è stata responsabilità medica.

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