Muroni (Leu), serve un salto di qualità sulla prevenzione nelle zone a rischio sismico

in foto la deputata LeU Rossella Muroni

ROMA – “A dieci anni dal terremoto che ha ferito L’Aquila la ricostruzione, sia urbanistica che sociale, procede a fatica, senza una visione di insieme. Serve uno sforzo condiviso della politica e di tutti i soggetti e le istituzioni a vario titolo coinvolti per aiutare L’Aquila a ripartire e a ritrovare tutto il suo splendore. Che non significa solo ricostruzione materiale, ma anche sostegno all’economia locale e alla comunità aquilana“. Lo afferma la deputata LeU Rossella Muroni a dieci anni dal sisma de L’Aquila.

Dovremmo poi fare tesoro delle esperienze di ricostruzione che sino ad oggi hanno avuto miglior riuscita per mettere in cantiere una legge quadro – prosegue -. Perché non è possibile ripartire ogni volta da zero, con decreti, ordinanze, correzioni e provvedimenti ad hoc. Soprattutto, come Paese, è necessario fare quel salto di qualità sulla prevenzione di cui il nostro territorio ha bisogno. Lo dobbiamo anche alle vittime de L’Aquila e dei terremoti del Centro Italia e di Ischia. Non possiamo continuare a rincorrere le emergenze, anziché investire sulla prevenzione, sulla messa in sicurezza e sulla progettazione di qualità. Alcuni progressi sono stati fatti, penso al sisma-bonus e ai piani anti-dissesto idrogeologico, ma ancora non parliamo di un progetto complessivo“.
(LaPresse)

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