Musica, a Blindur e Donix il Premio Amnesty Italia: “Grazie all’amore per la musica un mondo migliore è possibile”

Gli artisti Blindur e Donix trionfano al Premio Amnesty Italia

NAPOLI (Angela Garofalo) – Napoli trionfa nella sezione ‘emergenti’ della 24 a  edizione del Premio Amnesty Italia. La finale del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty” di base a Rosolina mare, in provincia di Rovigo, quest’anno ha assegnato le targhe della sezione “Emergenti” a due giovani artisti partenopei: il premio assoluto è andato a Blindur con il brano “3000x”, mentre Donix porta a casa quello della critica con il brano “Siriana”. Prevista anche una sezione ‘big’ il cui premio quest’anno è stato assegnato ai Negramaro per la canzone “Dalle mie parti”.

Il “Premio Amnesty International Italia Emergenti” è rivolto a cantanti e gruppi musicali emergenti il cui brano sappia meglio interpretare e diffondere i principi fissati nella “Dichiarazione Universale dei diritti umani” proclamata il 10 dicembre del 1948 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i cui 30 articoli sono rivolti a tutti i popoli e le nazioni della Terra. E, nella storia del premio, l’edizione 2021 ricorderà quali vincitori della sezione ‘emergenti’ due validissimi artisti conterranei che già da anni hanno iniziato un percorso artistico degno di nota. Prova ne sono i loro brani “3000x” per Blindur e “Siriana” per Donix, che non sono sfuggiti alla scrupolosa giuria del premio, composta da esperti in ambito musicale, oltre che da componenti di Amnesty International e dell’Associazione Voci per la Libertà. Blindur, pseudonimo di Massimo de Vita è cantautore e producer.

A partire dal 2014 ha realizzato oltre 400 concerti tra Italia, Europa e persino in Usa. Ha pubblicato tre Ep, due album quali “Blindur” nel 2017, “A” nel 2019 e il 45 giri digitale “Il punto di rottura” del 2020. Tra i suoi riconoscimenti, il “Premio Bertoli” e il “Premio De André” entrambi nel 2015. Il suo lavoro d’esordio è rientrato tra i cinque migliori dischi nella categoria opera prima per il “Premio Tenco”. Inoltre è tra i protagonisti ed autori delle musiche del film “Vinilici – perché il vinile ama la musica” di Fulvio Iannucci (2018 – Mescalito film). Dal 2018 è in tour nelle carceri con il progetto “Gli ultimi saranno”. Nel 2020 è stato vincitore del Premio della Critica, Premio AFI e Premio Best Performance a Musicultura. Sul palco di Rosolina mare era accompagnato dalla talentuosa violinista e compagna Carla Grimaldi, e del premio riferisce: “Aver vinto il primo Premio Voci per la libertà è stato praticamente il coronamento di un piccolo grande sogno. Sosteniamo da sempre attivamente Amnesty international e sapere di poter contribuire alla causa dei diritti umani anche con la nostra musica, è motivo di grandissimo orgoglio. Allo stesso tempo, da musicista, sento di poter dire che non potevamo desiderare un palco più bello e importante per tornare dal vivo dopo questo lungo e sofferto periodo.

Attualmente Blindur è alle porte di un nuovo disco, e questa esperienza significa davvero moltissimo anche in questo senso. Ci dà una carica pazzesca per affrontare tutto quello che ci aspetta. In definitiva, gratitudine, energia e felicità senza confini!”. Donix, all’anagrafe Donatella Scarpato, studia flauto traverso per anni fin quando abbandona la musica classica ed entra in contatto con il mondo del freestyle. Qui conosce i suoi soci de La Pankina Krew, di cui diviene frontwoman. Con loro realizza due album di matrice hip-hop, e successivamente entra in contatto con l’esperienza di lavoro in team calcando innumerevoli palchi con ‘O Zulù dei 99 Posse.

Recentemente è uscita con il suo primo album da solista dal titolo “N4BS” (ovvero “Not 4 boys”) per Ammontone/Believe, anticipato dai singoli “2.13”, “Flamenco”, “In cerca di” e “Solo per un po’ (Libera). Riguardo al premio dichiara: “Voci per la libertà non è semplicemente un Festival, un premio musicale, ma un’occasione di incontro e scambio. Un’atmosfera densa di gioia, armonia e amore per la musica hanno accompagnato queste giornate a Rosolina mare, ed è stata la conferma che un mondo migliore è possibile. È per tali motivi che avere ricevuto il Premio della Critica mi riempie di orgoglio come cantautrice e come persona, è un’esperienza che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. “Siriana” è il brano contenuto nel mio ultimo album “N4BS” alias “Not for boys”.

Questa canzone è nata dopo aver letto la storia di una bimba siriana, che avendo perso tutta la sua famiglia, si è suicidata perché ormai rimasta sola nel vortice di una guerra. Il testo racconta di lei e di come noi, nelle nostre comode vite, osserviamo passivamente l’umanità che distrugge sé stessa e il Pianeta. Nei miei testi cerco sempre di dare voce a chi voce non ne ha, condivido fortemente l’ideale di Amnesty secondo cui tutte le persone hanno gli stessi diritti. In un periodo storico difficile, tra la pandemia e il continuo diffondersi di violenza, manifestazioni come ‘Voci per la libertà’ accendono la speranza e volontà di continuare a lottare per un futuro migliore”.

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