Bocelli e il nuovo album di inediti: ‘Sì’, il pop senza tempo

Il nuovo progetto sarà in uscita il 26 ottobre su etichetta Sugar in oltre 60 Paesi e sette lingue

Andrea Bocelli (foto Gianluca Moggi/New Press Photo LaPresse)

MILANO (LaPresse) – Il suo lavoro più intimo e familiare. A 14 anni di distanza da ‘Andrea’, Bocelli torna con un album di brani pop inediti, ‘Sì’, in uscita il 26 ottobre su etichetta Sugar in oltre 60 Paesi e sette lingue (italiano, tedesco, inglese, spagnolo, francese, russo e cinese).

Il nuovo album di inediti

Dodici canzoni e 4 bonus track di “pop senza tempo” del tenore toscano da 90 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, con la produzione del leggendario Bob Ezrin – lo stesso di Pink Floyd e Lou Reed -, riferimenti tematici classici, da Bach a Fauré, e collaborazioni eccellenti. Come quella con Ed Sheeran, con cui torna a duettare, dopo ‘Perfect Symphony’, in italiano in ‘Amo soltanto te’, con testo firmato da Tiziano Ferro.

L’incontro tra Bocelli ed Ed Sheeran

“L’incontro con Ed è stato uno dei più esilaranti degli ultimi anni, ne ho grandissima stima, sia artistica che umana. Mi ha mandato il brano a casa e io l’ho cantato come mi sembrava meglio, lui dopo qualche giorno ha preso un volo ed è venuto a casa mia perché voleva che lo cantassi in modo ‘operistico’; ho cercato un compromesso ma era determinatissimo, e dal numero di visualizzazioni mi sa che non aveva tutti i torti”.

Il cantautore britannico a giugno sarà in Italia, e chissà che i due non si ritrovino sul palco insieme. In ‘If Only’, invece, il sodalizio con l’icona femminile del pop Dua Lipa, in ‘Ave Maria pietas’ con la star mondiale della lirica Aida Garifullina. E poi la collaborazione con Raphael Gualazzi, che firma musica e testo di ‘Vertigo’, la partecipazione di 60 piccoli coristi di Haiti e la toccante ‘Fall on me’ col figlio Matteo, al suo debutto artistico, che sarà la traccia di coda del nuovo film Disney ‘Lo schiaccianoci e i quattro regni’.

Il duetto con il figlio

“L’ho spinto a calci nel sedere a studiare pianoforte”, come il primogenito Amos, che ha collaborato a ‘Sono qui (I am here)’ e ‘Ali di libertà’, “poi un giorno sua mamma mi ha chiesto se l’avessi mai sentito cantare, perché si vergognava a farlo davanti a me. Aveva tutto quello che non si insegna, gli mancava tutto quello che si insegna. La parte più importante non si impara, te la dà il buon Dio”.

Quanto al brano insieme, “l’inizio Matteo l’ha cantato meglio di me”. C’è molto della famiglia in questo disco, registrato nella casa del tenore a Forte dei Marmi, a partire da ‘Vivo’, dedicato alla moglie Veronica. E poi la fede, la speranza, “non manca nessun aspetto dell’amore”, racconta Bocelli, che ha cantato per 4 presidenti americani e 3 papi e ha una stella col suo nome sulla Walk of fame.

“Sono sempre stato un ottimista inguaribile. Ci sono tanti problemi, ma sono convinto che il mondo sia molto meglio di ieri e domani sarà meglio di oggi. So che canto fuori dal coro, ma d’altra parte sono un solista”, scherza lui, che spiega perché abbia aspettato 14 anni prima di tornare a un album di inediti. “Le note sono solo 7, le canzoni pubblicate milioni di milioni, trovarne di belle non è facile”.

Una volta collezionati i brani, c’è poi stato il problema di trovare il titolo del disco. “Ho ricevuto tanti suggerimenti, poi un giorno il mio primogenito Amos mi ha detto di chiamarlo ‘Sì’; è la parola di cui c’è veramente bisogno oggi, quella in cui speriamo quando chiediamo un bacio, una carezza, ma anche banalmente di aprire una finestra. Mi è sembrata proprio la parola giusta”.

di Silvia Caprioglio

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