Musica, R. Kelly nega le accuse di abusi sessuali: “E’ tutto falso”

Chiesto 1 milione di cauzione per il rapper

R. Kelly e Lady Gaga nel video di "Do what you want"

NEW YORK – R. Kelly respinge ancora una volta le accuse di abusi sessuali su donne e ragazzine. La star dell’R&B lo fa, per la prima volta, in pubblico durante un’intervista a ‘CBS This Morning’. “Che si tratti di vecchie voci, nuove voci o voci future, non c’è nulla di vero”, ha dichiarato il cantante emozionandosi e arrabbiandosi. Kelly, 52 anni, si è dichiarato non colpevole alla fine del mese scorso a Chicago su 10 capi d’accusa di abuso sessuale criminale aggravato.

Ha trascorso tre notti dietro le sbarre ed è stato rilasciato su cauzione per 100mila dollari, il 10 per cento della cauzione totale da 1 milione di dollari. Gli atti sessuali sarebbero avvenuti tra maggio 1998 e gennaio 2010, secondo i pubblici ministeri. Secondo Kelly, viene usata contro di lui la sua cattiva reputazione: “Le persone tornano al mio passato e cercando di aggiungere tutte queste accuse per far sì che tutto ciò che sta succedendo ora sembri vero”.

Chiesto 1 milione di cauzione per il rapper

Una cauzione da un milione di dollari dovrà essere pagata dal rapper R. Kelly, accusato di abusi sessuali sui minori. E’ stata fissata durante un’udienza davanti a un giudice di Chicago.

La star R & B dovrà pagare il 10% di questo importo, 100.000 dollari, per essere rilasciato.

R. Kelly è stato incarcerato venerdì sulla base di 10 capi d’accusa relativi ad abusi sessuali su quattro persone, tra cui tre minori, tra il 1998 e il 2010.

Il giudice, John Fitzgerald Lyke Jr., ha vietato al cantante di contattare chiunque di età inferiore ai 18 anni, nonché qualsiasi vittima o testimone relativi al caso giudiziario. L’artista è stato costretto a consegnare il suo passaporto.

I pubblici ministeri hanno detto in udienza che avevano prove del DNA contro R. Kelly e che tracce di sperma sono state trovate sui vestiti di una vittima. Tracce che per i giudici corrisponderebbero al suo DNA. I pm hanno poi spiegato che anche un esame preliminare di un altro campione, appartenente ad un’altra vittima minore all’epoca dei fatti, corrisponderebbe, anche se i risultati finali dell’analisi non sono ancora noti.

Il pubblico ministero Kimberly Foxx ha poi descritto alcuni dei presunti abusi sulle vittime, identificati solo dalle loro iniziali: HW, RL, LC e JP.



(LaPresse/AFP)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome