Napoli, faida di Chiaia: presi il ras Frizziero e due guardaspalle

NAPOLI – Sequestrate pistole e munizioni scoperte in un basso nella zona di Chiaia. Arrestati in tre, tra cui il reggente del clan Frizziero. E’ il bilancio della brillante operazione portata a termine dai i Falchi del commissariato San Ferdinando. Gli agenti di polizia sono intervenuti dopo aver notato due uomini sostare all’esterno di un basso di via Santa Maria della Neve. Pare che a insospettire le forze dell’ordine sia stato il fatto che due degli indagati, Giuseppe Rossi e Vincenzo Rossi avessero il volto coperto da caschi integrali. Una scelta da parte del 29enne e del 26enne che sembra aver convinto i poliziotti a vederci chiaro. Per questo motivo i due sarebbero stati controllati per un’ispezione, al termine della quale i tutori della legge avrebbero deciso di entrare nel basso. A quel punto le scoperte si sarebbero fatte ancora più interessanti, perché, all’interno dell’abitazione è stato intercettato Alvino Frizziero, ritenuto il reggente del clan.

Il figlio del boss Orlando, Giuseppe Rossi e Vincenzo Rossi sono stati arrestati, perché all’interno dell’appartamento sarebbero state trovate armi e munizioni. Durante la perquisizione i Falchi avrebbero scoperto una scatola di scarpe contenente due pistole semiautomatiche, di cui una calibro 9×19 e una calibro 7×65 con matricola abrasa. Entrambi i revolver erano muniti di colpi. E non è tutto. Pare, inoltre, che, con il supporto degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine, i Falchi abbiano rinvenuto nel soppalco del bagno, un sacchetto contenente un borsello con all’interno 26 cartucce di vario calibro. Le pistole e le munizioni sono state sequestrate. Verranno sottoposte a controlli per capire se siano state utilizzate in fatti criminosi denunciati in passato. Alvino Frizziero, Giuseppe Rossi e Vincenzo Rossi sono stati arrestati. I tre indagati devono rispondere di porto illegale di armi e relativo munizionamento, detenzione abusiva di pistole clandestine e ricettazione. Le indagini nella zona di Chiaia proseguiranno anche nei prossimi giorni con l’obiettivo di scoprire a che cosa sarebbero potute servire le pistole e le pallottole il perché i tre indagati si trovassero nei pressi del basso in cui sarebbero state trovati i revolver e le cartucce.

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