Napoli, gambizzato davanti al Bosco di Capodimonte – LE FOTO

In ospedale un 19enne di Secondigliano, indagini per ricostruire il movente

NAPOLI – Un nuovo agguato nella città delle ‘stese’ e dei grilletto facili. Perché, secondo le indagini dei carabinieri della stazione di Capodimonte, di agguato si sarebbe trattato. Quello che lascia sgomenti è il luogo e l’orario in cui l’incursione armata è stata portata a termine, circa le 12 e 30 davanti alla fermata dell’autobus lungo la strada che costeggia il Bosco di Capodimonte, all’altezza di Porta Grande. A quell’ora, infatti, la zona è trafficata e frequentatissima. Ci sono persone che fanno jogging, altre che fanno la spesa, altre che lavorano. Senza contare coloro che viaggiavano in autobus e quelli che il pullman lo attendevano.

La città delle stese

Si trovava lì Cristian Esposito, un 19enne di Secondigliano. Era fermo nei pressi della fermata dell’autobus. Il sole era alto, la giornata luminosa e calda. A un certo punto – secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine – sul posto sarebbe giunto un mezzo a due ruote, non è chiaro se uno scooter o una moto, e il passeggero, dopo aver estratto una pistola, ha aperto il fuoco. Cristian Esposito si è accasciato sanguinate. Chi ha fatto fuoco ha mirato agli arti inferiori e lo ha ferito a una gamba. A questo punto la vicenda si fa più nebulosa. Sì, perché qualcuno lo ha notato a terra, lo ha soccorso e lo ha trasportato presso il vicino Centro traumatologico ortopedico, che si trova sulla strada che conduce ai Colli Aminei.

I soccorsi

Il 19enne è stato quindi soccorso e i medici hanno stabilito che il giovane non versava in pericolo di vita. Alla fine è stato raggiunto da un proiettile a una gamba, ma chi ha sparato ha premuto il dito sul grilletto più volte. Sul posto si sono recati i carabinieri della stazione Capodimonte hanno effettuato un sopralluogo sul posto del ferimento e lì di bossoli ne hanno repertati diversi. Bossoli che saranno analizzati e comparati con altri trovati sul luogo di altri fatti di sangue e di raid portati a termine con le armi semiautomatiche. Quello che emerge dalle indagini è che i carabinieri escluderebbero l’ipotesi dello scambio di persona. Il 19enne, infatti, risulta essere un volto noto alle forze dell’ordine nell’ambito dei reati contro il patrimonio. Per gli investigatori è in quel contesto che potrebbero essere maturati i motivi che hanno portato al ferimento. E’ in quel contesto che potrebbe essere cercato il movente. C’è di più. Nel corso di un confronto con i carabinieri, il 19enne non avrebbe riferito dettagli rilevanti circa il possibile movente, ma neanche circa l’esatta dinamica del ferimento. Il puzzle è ancora tutto da ricostruire.

Lo stupore dei residenti

Non sono mancati commenti e considerazioni da parte dei residenti della zona, solitamente non al centro delle cronache per quanto attiene ad episodi di questo tipo, ma che sta comunque vivendo un momento difficile relativamente alla recrudescenza criminale legata alle rapine e ai furti all’interno delle vetture. “In queste cose c’è il rischio che ci vadano di mezzo persone innocenti che magari vanno a correre, che passeggiano nei pressi del polmone verde della città o mamme con i loro bambini”. Già, perché lì, al Bosco, ci vanno in tanti ogni mattina e in tanti raggiungono la struttura utilizzando proprio i mezzi pubblici. Davanti a quella fermata avrebbe potuto esserci chiunque. Davanti a quella fermata avrebbe potuto essere colpito un innocente. Adesso il lavoro delle forze dell’ordine sarà teso anche alla valutazione del materiale video delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Non lontano da quel punto di ‘occhi elettronici’ ce ne sono e attraverso la visione di quelle immagini potrebbe essere dato un nome e un volto ai responsabili dell’ennesimo episodio da Far west metropolitano.

1 commento

  1. Siamo circondati senza legalità non c’è sviluppo della persona e dei beni comuni e i napoletani hanno diritto alla sicurezza sociale e alla pubblica sicurezza.

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