Napoli, gambizzato in pieno giorno

Agguato in via Ferrante Imparato: 30enne raggiunto da 3 proiettili agli arti inferiori

NAPOLI – Spari in pieno giorno in una domenica di fine novembre. E’ quanto accaduto ieri a San Giovanni a Teduccio. Un agguato in piena regola, quello avvenuto in via Ferrante Imparato attorno alle 14. Vittima è un 30enne incensurato, Luigi Mastrogiovanni (nella foto), residente a San Giorgio a Cremano. Il giovane, dopo essere stato ferito alle game, ha raggiunto il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per farsi medicare. L’ospedale, come prevede la legge, ha immediatamente informato le forze dell’ordine del ferito per colpi d’arma da fuoco e sul posto si sono recati gli agenti del locale commissariato che hanno sentito la versione della vittima.

Il 30enne ha riferito che stava percorrendo via Ferrante Imparato in sella al suo scooter quando è stato avvicinato da una moto che gli ha tagliato la strada. A quel punto sono stati esplosi tre colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle gambe. Il giovane ha poi raggiunto l’Ospedale del Mare a Ponticelli e qui è stato sottoposto alle cure del caso, con i medici che hanno esaminato le ferite per accertarne la gravità. Il 30enne non è in pericolo di vita.

Una volante della polizia si è immediatamente recata in via Ferrante Imparato, nel luogo indicato dalla vittima come teatro dell’agguato. E’ stata transennata la zona per consentire agli uomini in divisa di verificare se ci fossero indizi e, soprattutto, i bossoli dei colpi d’arma da fuoco esplosi all’indirizzo di Mastrogiovanni. Gli investigatori hanno anche provveduto ad acquisire le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona al fine di confermare la dinamica fornita dal 30enne incensurato.
Gli investigatori stanno cercando di capire il movente dell’agguato. Non si è trattato di una rapina e di una vera e propria gambizzazione. Le forze dell’ordine, quindi, hanno avviato le indagini nella vita privata dal 30enne e, nonostante si tratti di un incensurato, risulterebbe che abbia conoscenze tra persone che sono vicine al clan Cuccaro di Barra. Risulterebbero però anche conoscenze con persone della ‘mala’ di San Giovanni a Teduccio. Ovviamente le indagini sono in corso e non si esclude nemmeno che il 30enne abbia subito un ‘avvertimento’ oppure una ‘punizione’ a seguito di uno ‘sgarro’ commesso nei confronti di persone legate ai clan dell’area orientale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome