Napoli, gli Stabile sono nel mirino degli Amato-Pagano di Marano

Spedizioni armate da fuori città seminano il panico in via Santa Maria a Cubito e via Scaglione

NAPOLI – Il clan Stabile di stanza a Chiaiano è finito nel mirino di una costola degli Amato-Pagano, che ha il quartier generale a Marano. Da qui sono partite le ultime ‘spedizioni armate’ alla volta di via Emilio Scaglione e via Santa Maria a Cubito, dove abitano gli affiliati agli Stabile. Le sortite hanno creato tensioni nella cosca partenopea e diverse defezioni, per il timore di nuovi attentati. Gli investigatori esaminano le ultime informative: per ora gli Stabile resistono nelle roccaforti, non hanno ancora lasciato le palazzine a Chiaiano. Ma questo resta l’obiettivo principale degli Scissionisti. Da Marano sono partite batterie di centauri armati fino ai denti, che hanno seminato il panico tra via Emilio Scaglione e via Santa Maria a Cubito. Gli ultimi raid rientrano in questo scenario. Carabinieri e polizia non hanno più dubbi. La Procura ha acceso i riflettori sull’area nord della città. Il rischio di una battaglia in campo aperto è concreta. I segnali, che arrivano, vanno in questa direzione. Ecco perché gli agenti effettuano ora controlli mirati a Chiaiano. Qui cercano informazioni in via confidenziale. Anche perché di ufficiale c’è ben poco. Le ‘vedette’ delle forze dell’ordine sono a caccia dei riscontri. Ma tutti gli indizi portano a un sottogruppo degli Amato-Pagano, che ha base a Marano. Una paranza agguerrita e pronta a dichiarare guerra, anche fuori città. Sono boss emergenti. E puntano ad espandere la cosca. Dove? Nelle zone dove non ci sono grandi cartelli criminali. Chiaiano è una di queste. I ras di Marano vogliono approfittare del vuoto di potere nei quartieri a nord di Napoli, per allungare i tentacoli. Lo stanno facendo in questi giorni con gli emissari armati di pistola. Non si tratta ancora di faida, si affrettano a dire gli investigatori. Sono avvisaglie, che però spingono le pattuglie ad effettuare verifiche a tappeto, per far sentire la presenza dello Stato. Basta anche la presenza delle batterie di scooter davanti alle palazzine, per lanciare un messaggio chiaro. Insomma i clan sono a un passo dallo scontro frontale. Ed ecco i numeri: gli Amato-Pagano di Marano possono contare su una piccola corazzata del crimine, meglio organizzati e più numerosi degli Stabile di Chiaiano (lontani dal ‘boom’ di qualche anno fa, quando contava quaranta affiliati). Ma loro giocano in casa e – si sa – in guerra il fattore campo è decisivo. C’è da dire che il sottogruppo contare sul sostegno degli Amato-Pagano, un tempo guidati da Raffaele Amato, detto la vicchiarella. Di più. La mappa geocriminale qui è talmente frammentata, che gli inquirenti fanno fatica a ‘cristallizarla’. E’ in continua evoluzione. Ci sono nuove leve anche a Piscinola. Una rigenerazione dopo la sorta di scissione degli Stabile pohi mesi fa. Gli Scognamiglio stanno emergendo e ora si frappongono ai nuovi Lo Russo. Ma si stanno cercando di mettere d’accordo, per evitare di farsi la guerra. E’ solo una calma apparente, dunque. Nel frattempo clan di Secondigliano, Scissionisti ma anche Di Lauro, si affidano alle bande di rom per acquistare grossi carichi di armi e droga, gli stranieri vanno spesso fuori dall’Italia e destano meno sospetti. Maneggiano grosse somme di denaro, provento di grandi furti in ville e rapine mirate. Gli investigatori hanno acceso i riflettori sui campi rom in via Cupa Perillo e sulla circumvallazione.

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