Napoli, patto per controllare i vicoli tra i Saltalamacchia e i Ricci

Napoli, patto per controllare i vicoli tra i Saltalamacchia e i Ricci
Napoli, patto per controllare i vicoli tra i Saltalamacchia e i Ricci

NAPOLI – Patto di ferro per controllare (tutto) il quartiere Montecalvario. Nuovo asse tra i Saltalamacchia (di stanza a sud) e gli ex Ricci-Fraulella, che controllano ora la parte nord. Lo segnalano le forze dell’ordine in una delle ultime informative inviate dalla Procura. Di più. Il controllo del territorio è capillare. 

Gli ex Ricci Fraulella pattugliano la zona, che va dal corso Vittorio Emanuele a Salita Petraio. Ai Saltalamacchia l’area che dalla Pignasecca fino ai vicoli a ridosso di via Toledo. Le forze dell’ordine hanno visto i ras in moto insieme nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. E’ il segno che i due clan ora sono alleati. Tant’è.  Non c’è più spazio per gli altri. Gli accertamenti delle forze dell’ordine vanno in questa direzione e gli agenti lavorano per raccogliere ulteriori elementi. Le verifiche si basano anche sulle dichiarazioni raccolte in via confidenziale. Gli scenari sono in continua evoluzione. Secondo gli investigatori, è un accordo strategico per tagliare fuori le altre cosche di Montecalvario, senza dichiarare guerra. Una sorta di patto di ferro, per blindare il centro storico. E’ questa l’ipotesi a caldo delle forze dell’ordine. Ma ora gli altri gruppi potrebbero reagire a muso duro. Gli inquirenti non sanno ancora se le altre paranze siano state in qualche modo coinvolte. Pare di no. Di certo ai Quartieri Spagnoli la tensione è quasi sempre alta a causa della forte frammentazione. Tutti contro tutti, saltati gli equilibri tra i clan. Senza contare che ora ci sono pure i gruppi emergenti a scuotere i vicoli a ridosso di via Toledo. E succede spesso: quando i vecchi clan si fanno da parte, giovani ras tentano di occupare le caselle vacanti (quasi mai senza scintille). Dunque ci sono i babyboss a contendere lo scettro degli affari illeciti a Montecalvario. Spesso di notte girano nei vicoli centauri armati. Senza contare che gli investigatori hanno raccolto elementi per ritenere che la faida con il Cavone non sia finita. Poche settimane fa qui si è sfiorata una guerra in campo aperto, per un cavallo di ritorno finito male. Poi i ‘pacificatori’ hanno avuto la meglio: uno scontro armato avrebbe attirato i riflettori della Procura e i controlli delle forze dell’ordine. 

La mappa rivela una profonda frammentazione, che genera fibrillazioni continue. Così diversi isolati sono diventati roccaforti blindate per i clan. Nel blocco centrale resiste il cartello Masiello-Esposito, nel lato Pignasecca è egemone il gruppo di Eduardo Saltalamacchia, sul lato di Sant’Anna di Palazzo e a ridosso di piazza Trieste e Trento ci sono i Fraulella-Nocerino. Mentre nella parte alta c’è il gruppo della ‘Sposa’. La squadra mobile della questura ha avviato degli accertamenti ai Quartieri Spagnoli, dopo le recenti tensioni. E la questura ha disposto un piano con controlli mirati durante la notte, quando batterie di centauri seminano il panico nei vicoli. L’obiettivo è monitorare le zone a rischio Un tempo qui regnava la pace. Ora si guardano sott’occhio. E gli inquirenti cercano di intuirne le mosse. Una impresa in un dedalo di vicoli stretti. 

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