Napoli, patto tra clan a Ponticelli contro i De Micco

bomba a Ponticelli
Bomba a Ponticelli

NAPOLI – Asse tra clan per annientare i De Micco-De Martino: patto tra i boss emergenti del parco Conocal e i nuovi Casella di via Luigi Franciosa e del rione Luzzatti. La ‘stesa’ l’altro ieri notte al Conocal sarebbe un avvertimento al nuovo ‘cartello’. Non è finita. La polizia ha parlato con gli abitanti: nel Conocal la sera precedente c’era stata una violenta zuffa tra donne e una ragazza era stata malmenata. Abita proprio in quelle palazzine. La tensione salita alle stelle quasi subito. E probabilmente era stato dato spazio agli uomini delle famiglie coinvolte. Qualcosa è successo più tardi. Ci lavorano gli agenti della squadra mobile e del commissariato. Con ogni probabilità la situazione adesso è tesa ed è impossibile ricucire.
Non è ancora chiaro chi ci sia dietro la lite tra donne. Di certo qui gli equilibri sono saltati tra i De Micco e le nuove leve.
I nemici dei Bodo adesso si stanno riorganizzando. E l’altro ieri notte un commando ha fatto fuoco 13 volte in via Al Chiaro di Luna. Ha sparato ad altezza uomo e crivellato tre auto in sosta davanti alle palazzine. Resta da capire chi ci sia dietro ai Nuovi Casella e agli emergenti del Conocal. Con ogni probabilità stanno formando un nuovo fronte, per destabilizzare le palazzine dei De Micco-De Martino. Non è un caso se pochi giorni fa gli agenti del commissariato Ponticelli abbiano trovato un arsenale in via Franciosa. Un vero e proprio kit dei killer. Pistola calibro 9 con matricola abrasa, un giubbotto antiproiettile, una pistola, 130 munizioni, tra cui molte per kalashnikov. Due silenziatori e quattro caricatori per arma lunga. Non solo. Gli agenti hanno trovato un paio di scarpe avvolte nel cellophane per far scomparire le tracce biologiche: le usano i sicari. Cosa vuol dire? Con ogni probabilità era tutto pronto per un agguato. Non più una stesa, ma un assalto diverso.
Il parco Conocal è considerato dagli inquirenti il feudo dei D’Amico. Ma sono quasi tutti detenuti. E qui oggi ci sono le nuove leve. Stesso discorso per via Luigi Franciosa, una sorta di bunker per i nuovi Casella, che hanno rapporti diretti con le paranze del rione Luzzatti a Poggioreale. Oggi sono gli emergenti a sfidare i De Micco-De Martino. E lo fanno a suon di stese e avvertimenti di ogni tipo.
Gli investigatori sospettano che sia cambiata la strategia: non più raid armati per intimorire, ma agguati in piena regola. In via al Chiaro di Luna ci abitano diversi colonnelli dei D’Amico. Adesso il Conocal è una polveriera a cielo aperto. E gli investigatori s’aspettano di tutto.
I Bodo da mesi cercano sponde con i D’Amico, ma qualcosa è andato storto.
La Procura ritiene l’agguato a Ciro Naturale il punto di non ritorno. Il ferimento a colpi di pistola del 47enne, detto ’o mellone avrebbe stravolto i delicati equilibri. Potrebbe essere stato isolato dai Bodo. E’ una ipotesi. Gli inquirenti lo ritengono vicino a Marco De Micco. Nonostante l’arresto di De Micco, i Bodo hanno vinto la faida contro i De Luca Bossa del Lotto 0. La mappa ora è frammentata. Forse è proprio questo il problema. In questo scenario i De Luca Bossa del Lotto 0 restano defilati, dopo aver perso lo scontro. Ma non è detta l’ultima parola. Gli scenari potrebbero mutare ancora. Già nei prossimi giorni. Qui basta una scarcerazione e i giochi si riaprono in fretta. Gli ‘eredi’ dei De Luca Bossa potrebbero tornare in auge.

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