Napoli. Sanità, il popolo dei precari in piazza

La protesta degli Oss: “Licenziati dopo aver rischiato la vita contro il Covid”

NAPOLI – Sono tornati a protestare i precari del mondo della sanità, ieri in presidio in Piazza del Plebiscito, dinanzi alla sede della Prefettura di Napoli. A manifestare, in particolare, sono stati gli operatori socio-sanitari operanti in più ospedali della città. Parliamo di lavoratori e lavoratrici che hanno accumulato anni di esperienza e di formazione, ma il cui contratto lavorativo è in scadenza. Non assunzioni a tempo indeterminato, ma contratti brevi che la sanità campana ha concluso con agenzie interinali. Un metodo al quale la Regione ha più volte ricorso per sopperire all’atavica mancanza di personale nei nosocomi della Campania, sempre a corto di personale. Il contributo offerto da questi dipendenti è stato prezioso, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo di pandemia. Ed è questo il punto su cui battono maggiormente i manifestanti, amareggiati per essere “buttati via come se nulla fosse dopo che per mesi abbiamo rischiato la vita in prima linea, quando in ospedale imperversava la pandemia”, reclamano gli Oss. Tra i più agguerriti, gli operatori dell’ospedale Santobono. Il contratto lavorativo di circa quaranta di loro è in scadenza a fine mese: un disastro per chi, tra costoro, lavora nel nosocomio pediatrico da anni e sul cui stipendio fanno affidamento intere famiglie. “Competenze che la Regione butta al vento”, afferma un manifestante. Il nodo, da anni, è sempre lo stesso: la mancata stabilizzazione. Lavoratori precari che per anni rincorrono un posto fisso che non arriva mai. Una volta licenziati, gli Oss vengono poi man mano sostituiti dai vincitori delle varie graduatorie bandite dalla Campania. Il problema della mancanza di personale, però, resta comunque sempre irrisolto, perché gli assunti sono costantemente in numero inferiore rispetto all’esigenza esistente negli ospedali. Un problema non di poco conto, se consideriamo che molto spesso gli infermieri sono costretti a svolgere le mansioni degli Oss proprio a causa di questa carenza di personale.

A sostegno della protesta di ieri, il sindacato Cisl Funzione Pubblica Napoli, che ieri dinanzi alla Prefettura napoletana ha chiesto, mediante il segretario di Napoli e dell’area metropolitana, Luigi d’Emilio, la composizione di un tavolo di confronto con le istituzioni affinché siano salvaguardati i posti di lavoro del personale socio-assistenziale impiegato negli ospedali.

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