Napoli, tensione a Ponticelli: gambizzato dai clan per punizione

NAPOLI – Svolta nelle indagini sul ferimento di Antonio Meo vicino al corso Ponticelli. La polizia ha visionato le immagini delle telecamere: è stato un agguato. Il 51enne era seduto sui gradini di un centro servizi, insieme alla moglie. Si è avvicinato un uomo con il passamontagna e gli ha sparato due volte alle gambe. Senza dire una parola. Non è una rapina e nemmeno una lite. Ma un assalto di fuoco mirato, durato pochi secondi nel pomeriggio di sabato. Ora è ricoverato all’ospedale Villa Betania in attesa di essere operato. I medici hanno fatto sapere che non è in gravi condizioni. Intanto è stato ascoltato a lungo dai poliziotti della squadra investigativa di Ponticelli. Sospettano che il 51enne sia stato pedinato, fino a via Carfora.
L’aggressore aveva il volto coperto, per non essere riconosciuto. Da qui partono le verifiche. Gli investigatori sospettano che sia successo qualcosa prima degli spari vicino al corso. Forse qualche giorno prima del raid. In questa direzione indagano la Procura e i poliziotti di Ponticelli, per individuare i responsabili del ferimento di Antonio Meo. Sullo sfondo del ferimento ci sono gli scontri fra i De Micco e i De Martino: può darsi che Meo abbia cercato di mettersi in mostra in qualche attività controllata dai clan e abbia così dato fastidio. Adesso la questura ha acceso i riflettori sulle palazzine popolari e ha disposto passaggi frequenti delle Volanti nella zona del corso. L’obiettivo è far sentire la presenza dello Stato sul territorio.
Con ogni probabilità il 51enne sarà ascoltato dagli investigatori in ospedale nelle prossime ore.
Nel quartiere intanto sale la tensione. Le forze dell’ordine registrano fibrillazione e cercano di monitorare il quartiere con la massima attenzione. L’assalto di fuoco in via Carfora l’altro ieri pomeriggio è scattato in pieno giorno. Quasi una sfida allo stato e alle forze dell’ordine.
Il 51enne è stato soccorso dai passanti e dalla moglie e trasportato in ospedale.
Parallelamente, la Scientifica ha condotto rilievi tecnici in via Carfora, mentre gli inquirenti si dedicano alla ricostruzione della dinamica dell’evento. Gli investigatori non escludono varie ipotesi, incluso uno scambio di persona.

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