Natale, Coldiretti: “Rischio crack da 5 miliardi per i ristoranti”

L'allarme lanciato da Ettore Prandini

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 23–10-2020 Roma , Italia Cronaca Vigilia del lockdown notturno Nella foto: strade e luoghi di ritrovo semideserti in una Roma che si prepara al lockdown notturno Photo Mauro Scrobogna /LaPresse October 23, 2020  Rome, Italy News Eve of the night lockdown In the photo: semi-deserted streets and meeting places in a Rome preparing for the night lockdown

ROMA – Con l’avanzare dei contagi e il possibile cambio di colore sono a rischio 5 miliardi di spesa in ristoranti e agriturismi per pranzi e cene nelle festività di fine anno. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma in merito al dibattito sul green pass rafforzato con il pressing di molte Regioni sul Governo per introdurre nuove misure ed evitare le chiusure.

Sette italiani su dieci durante le feste di Natale e Capodanno – sottolinea Coldiretti – si recano almeno una volta a mangiare fuori in uno dei circa 360mila tra ristoranti, trattorie, pizzerie, agriturismi presenti nelle regioni italiane dove aumenta il pericolo di un ritorno delle restrizioni con il passaggio o arancione.

“Un rischio che va a tutti i costi scongiurato” denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di “non mettere in crisi una filiera che dà lavoro a ben 4 milioni di occupati in 740mila aziende agricole e 70mila industrie alimentari”.

Le chiusure andrebbero, infatti, a frenare la ripresa della ristorazione – sottolinea la Coldiretti – già tra i settori più danneggiati dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro.

Ma la situazione si ripercuote a cascata – continua la Coldiretti – sull’intero sistema agroalimentare con oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti nell’anno della pandemia. La drastica riduzione dell’attività – rileva la Coldiretti – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

(LaPresse)

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