Nato, al via in Norvegia le più grandi esercitazioni da Guerra fredda

Al via in Norvegia le più grandi esercitazioni militari della Nato dalla fine della Guerra fredda. Una dimostrazione di solidarietà fra alleati davanti alla vicina Russia, che ha denunciato dal canto suo quelle che definisce delle esercitazioni "antirusse".

Oslo (Norvegia), 25 ott. (LaPresse/AFP) – Al via in Norvegia le più grandi esercitazioni militari della Nato dalla fine della Guerra fredda. Una dimostrazione di solidarietà fra alleati davanti alla vicina Russia, che ha denunciato dal canto suo quelle che definisce delle esercitazioni “antirusse”. Nelle manovre, denominate ‘Trident Juncture 18’ e che dureranno fino al 7 novembre, sono impegnati circa 50mila soldati, 10mila veicoli, 65 navi e 250 aerei di 31 Paesi. L’obiettivo è addestrare l’Alleanza atlantica a portare soccorsi a uno dei suoi membri in caso di aggressione. “La situazione della sicurezza in Europa è peggiorata in modo significativo negli ultimi anni”. Ciò ha sottolineato il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, aggiungendo che “Trident Juncture invia un messaggio chiaro ai nostri Paesi e a ogni potenziale avversario. La Nato non cerca lo scontro ma sarà pronta a difendere tutti gli alleati contro ogni minaccia”.

dunque

Se questo “avversario potenziale” non è designato ufficialmente, la Russia è nella mente di tutti, visto che ostenta la sua potenza militare e condivide con la Norvegia una frontiera di 198 chilometri. L’est dell’Ucraina è destabilizzato da attività separatiste filorusse, che secondo Kiev e gli occidentali sono sostenute da Mosca, nonostante le smentite del Cremlino. Mosca ha anche annesso la Crimea nel 2014 e ha infine accresciuto le sue capacità nell’Artico e condotto a settembre le più grandi manovre della storia nell’Estremo oriente. L’ambasciata della Russia a Oslo, dal canto suo, dice che ritiene Trident Juncture un’esercitazione “antirussa”. “Un’attività del genere sembra provocatrice, anche se si prova a giustificarla con obiettivi puramente difensivi”, ha concluso. Oltre ai 29 Paesi della Nato, alle manovre partecipano Svezia e Finlandia.

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