Norvegia: spari alla vigilia del Pride a Oslo, 2 morti. Polizia: è terrorismo islamico

Notte di terrore a Oslo dove un uomo ha aperto il fuoco nel centro cittadino.

©Heiko Junge/SCANPIX/Lapresse 22-08-2004 Oslo Norvegia Esteri Rubati al Museo di Oslo L'Urlo e la Madonna di Munch Nella foto Polizia all'ingresso del Munch Museet only italy

ROMA – Notte di terrore a Oslo dove un uomo ha aperto il fuoco nel centro cittadino. Nel mirino il London Pub, storico ritrovo della comunità Lgbtq locale, a poche ore dall’inizio della sfilata del Pride nella capitale norvegese. Il bilancio è di due morti e di oltre una dozzina di feriti, di cui almeno dieci in gravi condizioni. Gli organizzatori, in accordo con le forze dell’ordine, hanno deciso di annullare l’evento. “Esortiamo tutti quelli che hanno pianificato di partecipare o di assistere alla parata a non presentarsi”, hanno spiegato. La polizia ha identificato e arrestato un sospettato, un cittadino norvegese di 42 anni originario dell’Iran. L’accusa è quella di “omicidio, tentato omicidio e terrorismo”. In conferenza stampa le forze dell’ordine hanno parlato apertamente di un’indagine per “un atto di terrorismo islamista” da parte di una persona che ha alle sue spalle “una lunga storia di violenze e minacce”. Gli inquirenti si dicono convinti che abbia agito da solo, ma il livello di allerta terroristica è stato alzato in tutta la Norvegia.

Fra le persone che hanno assistito alla sparatoria anche un giornalista dell’emittente pubblica norvegese Nrk. “Ho visto un uomo arrivare al locale con una borsa. Ha preso un’arma e ha iniziato a sparare – ha raccontato – prima ho pensato che fosse un fucile ad aria compressa. Poi il vetro del bar accanto si è rotto e ho capito che dovevo correre ai ripari”. Il primo ministro Jonas Gahr Stoere ha parlato di “attacco crudele e profondamente scioccante contro persone innocenti” mentre re Harald V ha portato le condoglianze della famiglia reale che si è detta “inorridita” per l’accaduto. “Dobbiamo restare uniti per difendere i nostri valori – ha aggiunto – libertà, diversità e rispetto reciproco. Dobbiamo continuare a difendere tutte le persone affinché si sentano al sicuro”.

La Norvegia è considerato un luogo relativamente sicuro ma, nel corso degli ultimi anni, ha subito violenti attacchi da parte di estremisti di destra, tra cui una delle peggiori sparatorie di massa in Europa nel 2011, quando Anders Breivik uccise 69 persone sull’isola di Utoya dopo aver fatto esplodere una bomba nel centro di Oslo causando otto morti.

di Andrea Capello

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