Olanda, il giornalista ferito ad Amsterdam è grave: tre arresti

De Vries è stato a lungo considerato un possibile bersaglio dei criminali di cui denunciava caparbiamente le attività

Un'ambulanza ad Amsterdam (AP Photo/Peter Dejong, file)

AMSTERDAM – Sta lottando tra la vita e la morte il noto giornalista investigativo Peter R. de Vries, colpito in un attacco nel centro di Amsterdam, in Olanda. “Peter R. de Vries è per tutti noi un eroe nazionale, un giornalista insolitamente coraggioso, che cerca instancabilmente giustizia”, ha detto la sindaca Femke Halsema. Il capo della polizia Frank Paauw ha riferito che tre sospetti sono stati arrestati per l’aggressione.

Due sospetti sono stati arrestati in un’auto lungo l’autostrada a circa 50 chilometri a sud della città. Un terzo ad Amsterdam. De Vries è stato a lungo considerato un possibile bersaglio dei criminali di cui denunciava caparbiamente le attività. La polizia e i pubblici ministeri hanno rifiutato martedì sera di commentare se il giornalista di 64 anni ha ricevuto protezione dalla polizia. Il primo ministro ad interim Mark Rutte ha definito la sparatoria “scioccante e incomprensibile”. “Un attacco a un giornalista coraggioso e anche un attacco al giornalismo libero che è essenziale per la nostra democrazia, il nostro Stato di diritto, la nostra società”, ha aggiunto.

De Vries aveva di recente agito come consigliere e confidente di un testimone in un importante processo contro il presunto capo di una banda criminale Ridouan Taghi, che è stato estradato in Olanda da Dubai nel 2019. Attualmente è in carcere mentre è processato insieme ad altri 16 sospetti. Re Guglielmo Alessandro e sua moglie, la regina Maxima, hanno twittato un messaggio di sostegno e hanno affermato che “i giornalisti devono essere liberi di svolgere il loro importante lavoro senza minacce”. De Vries ha vinto un Emmy internazionale nel 2008 per uno spettacolo televisivo che ha realizzato sulla scomparsa dell’adolescente statunitense Natalee Holloway mentre era in vacanza nell’isola caraibica di Aruba nel 2005.

(LaPresse)

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